È morta la giovane genovese che era stata ospedalizzata a causa della comparsa di un trombo cerebrale dopo la vaccinazione con AstraZeneca. La ragazza era stata ricoverata domenica mentre la somministrazione della dose era avvenuta il 25 maggio. Questo caso sicuramente andrà a spingere verso un cambiamento che era nell’aria per quanto riguarda il limite d’età.
I sintomi che la ragazza aveva sviluppato prima di entrare in pronto soccorso erano cefalea e fotofobia il che sottolineavano un problema neurologico. Nonostante questo, le prime analisi non avevano riscontrato nulla e quindi era stata rimandata a casa. Dopo due giorni è tornata a causa di un emorragia interna. Si è trattato di un trombo in sede atipica il quale ha un’incidenza rarissima rispetto agli altri casi.
Gli organi preposti stanno già parlando per alzare il limite di età sotto il quale non può essere somministrato il vaccino di AstraZeneca. L’AIFA si è già espressa in merito e ora si sta aspettando il parere che condizionerà il piano vaccinale ovvero quello del Comitato Tecnico Scientifico. Ovviamente poi toccherà anche al ministero della Salute prenderà la decisione finale.
Il problema del vaccino di AstraZeneca è quello del rischio di un effetto collaterale nello specifico, i coaguli di sangue che poi portano a eventi trombotici. Questo rischio è nettamente più alto nei giovani e soprattutto nelle donne. Per questo motivo risulta importante garantire l’uso degli altri, nello specifico Pfizer e Moderna, per proteggere queste fasce di età che dovrebbero in realtà arrivare addirittura ai 60 anni.