Mentre in Italia abbiamo sostanzialmente bloccato le somministrazioni del vaccino di AstraZeneca per tutti gli under 60, nello stesso momento momento l’EMA ha aggiunto un nuovo effetto collaterale collegato al suddetto trattamento. Si tratta di un’altra condizione rara del sangue, come i coaguli di sangue in sostanza. È la sindrome da perdita capillare la quale era già sotto esame da diverso tempo, perlomeno alcuni casi.
In sostanza, in alcune persone, dopo aver ricevuto una dose del vaccino AstraZeneca, si manifestano delle perdite di sangue nei vasi sanguigni più piccoli che porta a un successivo gonfiore in quelle zone e alcune di queste sono più sensibili di altre. Questo pone un altro divieto alla somministrazione che non dovrebbe venir fatto a chi già soffre di tale sindrome.
Si tratta di un effetto collaterale molto più raro rispetto agli altri di AstraZeneca. Se per intenderci i coaguli di sangue rischiano di svilupparsi in un caso ogni 50.000 dosi somministrate, se si parla di prime dose perlomeno, la CLS ha un’incidenza di un caso ogni 10 milioni di vaccinati. Non c’è paragone.
A questo va aggiunto che la quasi totalità delle segnalazioni era proprio in persone che avevano una storia clinica che comprendeva tale sindrome. Per questo motivo è stato difficile conferma la colpa del vaccino di AstraZeneca; i primi casi sono stati certificati già ad aprile eppure l’EMA si è espressa ufficialmente solo ora. Attualmente l’ente regolatore europeo sta studiano un altro effetto collaterale invece, quello legato al muscolo cardiaco che interessa soprattutto Pfizer, ma non solo.