Tuttavia, lo scorso 13 maggio, il visionario statunitense ha cambiato idea, facendo affondare i prezzi di tutto l’universo criptovalute con un annuncio via Twitter, dicendo che Tesla non avrebbe accettato più pagamenti in Bitcoin, motivando così la sua scelta:
“Siamo preoccupati per l’utilizzo crescente dei combustibili fossili nel mining e nelle transazioni (della criptovaluta), in particolar modo del carbone, che provoca la peggiore emissione rispetto a qualsiasi altro combustibile. La criptovaluta è una buona idea sotto diversi punti di vista e riteniamo che abbia un futuro promettente, ma questo non può avvenire a un grande costo per l’ambiente. Tesla non venderà alcun Bitcoin e intende utilizzarlo nel momento in cui ci sarà una transizione del mining a una forma più sostenibile di energia. Stiamo guardando anche ad altre criptovalute che utilizzano una percentuale inferiore all’1% dell’energia del Bitcoin”.
Tuttavia, attualmente il CEO di Tesla ha rivisto nuovamente la sua posizione con il suo solito strumento di comunicazione, facendo salire nuovamente la criptovaluta. Inoltre, pare che Musk non sarebbe coinvolto dal Bitcoin Mining Council, il gruppo di lavoro che si dedica a rendere il mining della criptovaluta più green. E non finisce qui, poiché questa sorta di esitazione di Musk avrebbe portato il Sec, l’autorità dei mercati finanziari, a velocizzare il processo di regolamentazione delle criptovalute, cosa che però non è semplice come sembrerebbe.