È incredibile come le profezie sulla fine del mondo siano tornate di moda in questi ultimi due anni. Tuttavia questa, cari e attenti lettori di Tecnoandroid e delle notizie sul web, vi era sfuggita, dovete ammetterlo. Si tratta dell’ultima profezia ad oggi disponibile. È opera del rabbino israeliano Yosef Berger che, secondo i suoi studi e calcoli, ha stabilito la data della fine del mondo per il 2022. Vediamo insieme tutti i dettagli e aggiungiamo una data in più alla nostra ampia collezione.
Se qualcuno pensava di poter dormire sonni tranquilli dopo aver superato il 2020 indenne, si sbaglia di grosso. Secondo quanto scoperto dal rabbino Yosef Berger c’è poco da stare tranquilli.
Sono alcuni versi di un antico libro, patrimonio storico della letteratura ebraica, a custodire la profezia sulla fine del mondo. Tra l’altro sarebbe vicina più di quanto possiamo immaginare. Ecco come il rabbino ha spiegato la prova dell’imminente apocalisse:
“Il Ramblan, l’antico rabbino Moses ben Maimon, ha tramandato questo verso su una stella che apparirà un giorno per dare prova dell’arrivo del Messia
. Lo Zohar dice esplicitamente che il processo di arrivo del Messia sarà accompagnato dall’apparizione di diverse stelle“.La conclusione a cui è arrivato il rabbino è che “la Apocalisse si realizzerà nel 2022“. Il mese e il giorno non ci è dato sapere. Tuttavia la fine del mondo, secondo lui arriverà certamente.
Un fenomeno che sta attenzionando molti è quello delle profezie. Tornano di moda e appassionano sempre più persone se legate in qualche modo alla fine del mondo. Perché piacciono le previsioni catastrofiste?
Uno dei motivi per cui le profezie sulla fine del mondo sono tornate di moda è riconducibile agli avvenimenti che l’umanità ha dovuto affrontare negli ultimi anni. Dal riscaldamento globale conseguenza dell’inquinamento, allo scoppio della pandemia da Covid-19. L’incertezza sulla propria sopravvivenza e la situazione emergenziale hanno fatto sì che le argomentazioni su una possibile fine del mondo o apocalisse tornassero in auge.
A conferma, l’esponenziale interesse per case e auto a prova di apocalissi, disastri nucleari o attacchi di “zombie” a causa di un possibile virus pericoloso.