Il vaccino di AstraZeneca ha qualche problema e lo si evince dal fatto non tanto che in Italia è stato appena bloccato per la somministrazione in tutte le persone sotto i 60 anni, ma perché normalmente è sconsigliato per gruppi diversi di popolazione. Di recente è stato aggiunto un altro gruppo di persone che non dovrebbero ricevere Vaxzevria.
A deciderlo è stata direttamente l’EMA, quindi a livello europeo e non nazionale con l’AIFA. Attualmente quindi il vaccino di AstraZeneca è sconsigliato anche per chi in precedenza ha avuto una sindrome da aumentata permeabilità capillare. Questo segue sostanzialmente la scoperta che tale sindrome è di fatto un altro effetto collaterale del trattamento.
Si tratta dell’effetto collaterale più raro finora mai registrato con AstraZeneca. L’EMA ci ha messo così tanto a confermarlo visto in pochi casi registrati in tutta Europa, appena 6
a fronte delle decine di milioni di dosi somministrate un po’ ovunque. Quasi tutti questi casi avevano già una storia clinica di tale sindrome quindi, di fatto, l’effetto indesiderato ha un’incidenza praticamente inesistente per la popolazione normale.Detto questo, in Italia dobbiamo preoccuparci ancora di meno visto che AstraZeneca è stato da poco vietato alla somministrazione per chiunque sotto i 60 anni a causa dei recenti casi di trombosi, soprattutto quello della ragazza genovese. Ora ci sarà tutto un discorso sul mix dei vaccini che non sembra convincere proprio tutti, ma non esiste sostanzialmente un’altra strada da percorrere. Da sottolineare che sono già stati fatti studi in merito.