Sono passati 35 anni dal peggior disastro nucleare della storia. Sembra però che non ci sia pace per il reattore numero 4 della centrale di Chernobyl che torna a far paura. Tutti i dettagli sono stati pubblicati sulla rivista Science. A lanciare l’allarme è stato l’Istituto Ucraino per la Sicurezza Nucleare.
Si sta parlando di un possibile secondo disastro nucleare a Chernobyl. Perché la situazione sarebbe tanto grave e le soluzioni così difficili da attuare? Ecco tutte le spiegazioni ad oggi disponibili e i possibili rischi.
“È come se ci fossero tizzoni in un barbecue” ha affermato alla rivista Science Neil Hyatt, chimico dei materiali nucleari all’Università di Sheffield. In pratica il reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl è tornato in attività.
È stato l’Istituto Ucraino per la Sicurezza Nucleare a lanciare l’allarme. Uno dei suoi membri ha confermato che “i sensori stanno registrando un crescente numero di neutroni, segnale di una fissione“.
La situazione è grave perché non solo il cemento utilizzato per isolare il materiale nucleare e ridurre le radiazioni
non permette di raggiungere il problema per risolverlo, ma pare esserne anche la causa. Pare che questa impermeabilizzazione dei resti del reattore numero 4 di Chernobyl avrebbe aiutato a risvegliarli.
Purtroppo il pericolo che si verifichi un nuovo incidente nucleare a Chernobyl è reale. A confermare questo sono le parole, tutt’altro rassicuranti, di Maxim Saveliev, altro membro dell’Istituto Ucraino per la Sicurezza Nucleare:
“Ci sono molte incertezze, ma non possiamo escludere la possibilità che si verifichi un incidente“.
Tuttavia la crescita dei neutroni all’interno del reattore è molto lenta. Questo permetterebbe agli scienziati e ai tecnici di trovare la soluzione più idonea per scongiurare un altro disastro. Si parla di alcuni anni prima che possa succedere il peggio.
Insomma, non c’è tempo per dormire sonni tranquilli. Chernobyl è e rimarrà sempre un tasto dolente nella storia dell’umanità che forse mai si acquieterà lasciando in pace le nuove generazioni. Una sorta di eredità a ricordo di come l’uomo non sempre è in grado di agire al meglio e in totale sicurezza.