Grazie ad uno studio pubblicato dalla Royal Astronomical Society sono emerse delle informazioni non indifferenti sullo Spazio. Cesar Rubio, uno tra migliaia di volontari che partecipano al Planet Hunters TESS (progetto scientifico cittadino finanziato dalla NASA che cerca prove di pianeti oltre il nostro sistema solare) ha scoperto ben due esopianeti.
Cosa sono gli esopianeti? Trattasi di pianeti non appartenenti al sistema solare, orbitanti dunque attorno ad una stella diversa dal Sole. Ebbene, i due pianeti gassosi sono stati chiamati ‘Planet b‘ e ‘Planet c‘. Il primo ha dimensioni simili a quelle di Nettuno, è 3,4 volte più grande della Terra e completa la sua orbita intorno alla stella nel giro di 12 giorni, mentre il secondo è 5,8 volte più grande del nostro pianeta e ha un periodo orbitale che che va dai 19 ai 35 giorni.
Nasa: i nomi dei coautori
I volontari della Nasa, dando un’occhiata ai grafici, hanno notato la luminosità di diverse stelle nel tempo. Alcune di queste hanno subito un calo della luminosità – il che significa che almeno un pianeta potrebbe essere in orbita attorno alla stella – e quindi un’oscillazione verso l’alto al livello originale.
Tra i cittadini scienziati (progetto della Nasa) che hanno scoperto i due esopianeti e classificato la curva di luce HD 152843 come possibile fonte di pianeti in transito, vi è anche Alexander Hubert, uno studente universitario specializzato in matematica e latino a Würzburg, in Germania, che aspira a diventare insegnante. Ad oggi il ragazzo, ha classificato più di 10.000 curve di luce attaverso Planet Hunters TESS.
Altro braccio di supporto all’interno del progetto, è Elisabeth Baeten di Lovanio, del Belgio. Un’altra coautrice, che lavora in amministrazione e considera la questione delle curve di luce su Planet Hunters TESS “rilassante”.