Non è mai corso buon sangue tra Usa e Unione Europea nei cieli. Ora però sembra essere stato accolto l’accordo di pace nella guerra che dura ormai da 17 anni tra Boeing e Airbus e quindi tra Usa e Unione Europea. Ma ora spunta anche la Cina. Si capisce quindi perché questo braccio di ferro sui dazi non cerca più né vincitori e né vinti. Una nuova alleanza, insomma, per combattere un nuovo pericolo. Ecco i dettagli.
“Oggi, con l’accordo su Boeing e Airbus, abbiamo compiuto un passo importante nella risoluzione della controversia commerciale più lunga nella storia del Wto. Sono contenta di vedere che, dopo un intenso lavoro tra la Commissione europea e l’amministrazione statunitense, il nostro partenariato transatlantico stia raggiungendo la velocità di crociera. Ciò dimostra il nuovo spirito di cooperazione tra l’Ue e gli Stati Uniti e che possiamo risolvere le altre questioni a nostro reciproco vantaggio. Insieme possiamo offrire soluzioni ai nostri cittadini e alle nostre imprese“.
Questo è quanto ha dichiarato la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen
che ha definito l’accordo “una svolta“. In pratica “questo apre veramente un nuovo capitolo […] perché ci spostiamo da un contenzioso alla collaborazione, dopo 17 anni di controversia“.
Dietro questa pace commerciale, dove i dazi non faranno più sprecare montagne di soldi a Boeing e Airbus, spunta anche la Cina. Pechino infatti, da tempo, spinge per raggiungere il settore aerei di linea, ma a modo suo. Ovviamente, secondo Usa e Ue, senza rispettare le regole.
Lo ha confermato in un’intervista Katherine Tai, rappresentante per il commercio degli Stati Uniti quando ha parlato di “ambizione cinese a costruire un settore dell’aviazione civile fuori dalle regole di mercato”.
Anche il vicepresidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, si è definito soddisfatto dell’accordo, tanto che ha subito twittato: “Buone notizie: abbiamo un accordo tra Airbus e Boeing al vertice Ue-Usa”.
Intanto Boeing sta affrontando un’ispezione sui suoi 737, a causa del disastro aereo avvenuto in Indonesia, e Airbus prevede un aumento produzione per i prossimi anni.