Le truffe esistono da sempre, questo è vero. Ciò che però preoccupa in particolar modo, è che a causa della pandemia e del lockdown i casi di frode si sono gonfiati notevolmente. Ebbene, dopotutto c’è sempre una via verso la salvezza, ma è necessaria la collaborazione di ognuno di noi. In questo caso, per esempio, ci pensa la Polizia ad allertare le possibili vittime che potrebbero cadere nella trappola. Sebbene i trucchi dei malfattori per raggirare le prede si siano evoluti, grazie ad alcuni accorgimenti si riuscirà a sfuggire alle insidiose frodi del web.
Truffe: come sfuggire alle frodi nel web
Nelle ultime settimane sono aumentate le denunce nei confronti delle truffe ai danni di correntisti bancari. Per fortuna ognuna di queste è stata accolta sia dagli agenti dell’Ufficio Denunce, dagli investigatori della Sezione Reati contro il patrimonio della Squadra Mobile, ma anche dai poliziotti della Polizia Postale di Cagliari.
“Nessuna banca è indenne da questo tipo di raggiro”, sottolineano dalla Questura. Come sempre, i truffatori inviano un messaggio o chiamano la vittima sotto mentite spoglie, ovvero come dipendenti della banca, cercando di carpire i dati personali del correntista. Altre volte tramite sms verrà richiesto di cliccare su un link per poi compilare dei moduli utili ai malfattori per arrivare ai dati della preda. La polizia spiega: “Occorre fare attenzione anche al fatto che spesso alla vittima appare sul cellulare il numero reale del call-center della banca, ma ciò è solo una illusione, infatti in realtà i truffatori riescono a camuffare il numero”.
La Polizia inoltre consiglia di non cliccare su link ricevuti via messaggio; non inserire i propri dati su siti anonimi; non comunicare il proprio pin a nessuno; utilizzare solo app ufficiali per le operazioni sul telefono e scaricare un antivirus contro qualsiasi truffa, se le operazioni vengono fatte da pc. Infine: “La Polizia di Stato invita tutti a non abbassare mai la guardia e a chiedere aiuto chiamando il 113 e comunque rivolgendosi alle forze dell’ordine”.