Da diversi mesi il Governo degli Stati Uniti sta investendo notevolmente sullo sviluppo di un farmaco antivirale, da assumere in pillola, capace di curare i principali sintomi del Covid-19.
L’esito della pandemia, come prevedono diversi scienziati in tutto il mondo, vedrà il Covid trasformarsi in una normale influenza stagionale i cui effetti però potrebbero colpire soprattutto le fasce d’età più deboli. Pertanto è necessario lavorare da subito alla messa a punto di un farmaco capace di farne rientrare rapidamente i sintomi ed evitare il propagarsi dell’infezione.
Ed è quello che sta avvenendo in questi mesi concitati: grazie al lavoro svolto dai centri di ricerca statunitensi e se la fase sperimentale andrà bene così come sta avvenendo ora, le “pillole” contro il Covid saranno pronte e disponibili alla somministrazione
già entro quest’anno.Chiaramente la ricerca non si sta concentrando sullo sviluppo di un unico farmaco. Il governo statunitense ha infatti predisposto un piano d’investimenti da 3,2 miliardi per incentivare le case farmaceutiche e i ricercatori a portare avanti parallelamente diversi progetti di ricerca e messa a punto di farmaci antivirali capaci di sconfiggere il Covid.
Ad esprimersi lo stesso Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive, che si dice impaziente per l’arrivo del momento in cui il Covid-19 potrà essere trattato come una comune influenza e curato con semplici pastiglie antivirali da ritirare in farmacia su prescrizione medica.
Una prospettiva che, grazie alla ricerca, appare sempre più vicina.