Durante le ultime settimane sono emerse tante indiscrezioni sul futuro del programma cashback. Tanti rumors, ad esempio, parlano di un possibile addio della misura a partire dal 2022. A favorire la cancellazione del cashback ci potrebbero essere anche alcune criticità emerse nel recente periodo.
Cashback, nuove regole per colpire i furbetti dei rimborsi da 1500 euro
Il cashback nella sua forma attuale si compone in due parti. Una prima fase del programma è relativa ai rimborsi singoli sugli acquisti effettuati con carta di debito o carta di credito. I partecipanti, in questo caso, possono accedere ad un accredito di 300 euro frutto del 10% di rimborso per ogni acquisto. Necessarie almeno 50 operazioni.
Ulteriore parte del cashback è quella relativa al super rimborso di 1500 euro. Il maxi premio, in questo caso, sarà garantito ai primi 100mila italiani che effettueranno il maggior numero di operazioni con carte di credito e moneta digitale.
Nelle ultime settimane, proprio su questo fronte, sono emerse alcune criticità. L’Agenzia delle Entrate ha infatti scovato alcuni furbetti. Anche dalle segnalazioni dei cittadini è emerso come tanti partecipanti effettuassero quotidianamente spese di pochi centesimi per accumulare un numero di transazioni utile per scalare la graduatoria. I primi in classifica sino a poco tempo fa viaggiavano ad una media di 30 acquisti al giorno.
La tecnica degli acquisti dilazionati è però ora sotto la lente d’ingrandimento degli esperti. Per il cashback, infatti, sono previste delle modifiche. Le spese di pochi centesimi e quelle ripetute negli stessi punti vendita, infatti, non saranno più calcolate ai fini della graduatoria del super rimborso.