Nei giorni scorsi è stata ufficializzata una notizia molto importante. OnePlus e OPPO si fonderanno, unendo le forze e sviluppando sinergie per affrontare al meglio le sfide che il mercato smartphone offre.
Nonostante la fusione, i due brand continueranno ad operare in maniera separata sul mercato. Tuttavia, resta ancora da capire in che modo la nuova organizzazione aziendale influirà sui device attualmente in commercio e su quelli futuri.
Stando alle parole di Pete Lau, CEO di OnePlus, il brand manterrà le proprie caratteristiche principali. Questo significa che l’azienda si impegnerà a fornire sempre ai propri clienti dei dispositivi dalle prestazioni elevate e dalla riconoscibile esperienza utente.
Questo significa che la OxygenOS resterà centrale nell’ecosistema del produttore. Il sistema operativo continuerà ad essere presente sui device del brand venduti al di fuori del mercato Cinese. Tuttavia, alcuni indizi sembrano indicare che le differenze tra il sistema operativo di OPPO
e quello di OnePlus si andranno assottigliando sempre più.Infatti, dopo una attenta analisi della versione beta di Android 12 per OnePlus 9, il sistema operativo riporta la denominazione ColorOS e non OxygenOS. La conferma arriva da Max Weinbach, che ha dimostrato come sul device giri il sistema operativo pensato per gli smartphone OPPO.
Possiamo ipotizzare che le sinergie tra i due brand partiranno proprio dal sistema operativo che verrà unificato. Certamente si provvederà ad unire le caratteristiche migliori di entrambi per dar vita ad un OS unico anche se commercializzato sotto due nomi diversi. Non resta che attendere per cercare di scoprire maggiori dettagli.