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Pfizer e miocarditi: cosa c’è da sapere sull’effetto collaterale

Il nuovo effetto collaterale che spaventa di più rispetto ai vaccini Covid-19 è la miocardite, un’infiammazione del muscolo cardiaco. Da più parti del mondo arrivano le segnalazioni della suddetta reazione avversa che avviene prevalentemente in chi è sotto i 30 anni e ha ricevuto almeno una dose di Pfizer. Solo negli Stati Uniti ci sono stati più di 300 segnalazioni di dolore toracico in questa fascia di età.

Ovviamente un effetto collaterale che colpisce il cuore spaventa molto, soprattutto se si tratta di persone giovani e soprattutto per i recenti accadimenti che però non hanno a che fare con i vaccini e con Pfizer. Per fortuna però, queste miocarditi non stanno risultando gravi tanto che la quasi totalità dei giovani colpiti guarisce in poco con trattamenti non invasivi.

 

Pfizer: il pericoloso di miocardite

I sintomi principale della miocardite, indotta da Pfizer o meno, sono un dolore toracico e respirazione affannata. Nella maggior parte dei casi si tratta anche di sintomi lievi che può benissimo capitare di non riuscire a cogliere. Negli adulti invece la situazione può risultare leggermente più complessa con aritmie o addirittura insufficienza cardiaca. In questo il trattamento farmacologico risulta più complesso e può durare anche diversi mesi. Per gli altri bastano degli antinfiammatori.

Guardando agli Stati Uniti, che sono il paese che ha somministrato in assoluto più vaccini ai giovani e di cui si hanno i dati, si parla di un’incidenza simile a quella dei coaguli di sangue con AstraZeneca quindi un caso ogni 50.000 dosi circa. Come sottolineato però, finora non si registrano casi gravi.

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Pubblicato da
Giacomo Ampollini