Da quel momento si è iniziato a parlare degli effetti collaterali del siero; tendenzialmente però, i sintomi, si limitano a fenomeni abbastanza leggeri. Parliamo infatti di mal di testa, dolori muscolari, stanchezza e dolore nel punto dell’inoculazione; tutti i sintomi comunque tendono a sparire entro un paio di giorni. Solo in rarissimi casi infatti si concretizza il pericolo di trombosi.
A parlare dell’utilizzo del vaccino Johnson anche direttore del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, prof. Matteo Bassetti. Ecco quanto dichiarato: “Il Johnson & Johnson sarà il vaccino perfetto per le persone più giovani nella fascia 30-65 anni. Sarà il vaccino per le grandissime immunità ed è un vaccino come AstraZeneca, batteriovirale. Quando è uscito Pfizer i detrattori dicevano che avrebbero aspettato un vaccino normale come Astrazeneca, adesso tutti vogliono Pfizer. Noi italiani siamo strani”.
In merito alla situazione pandemica Bassetti ha aggiunto: “Dobbiamo metterci in testa che, come dovremmo convivere con il virus per anni, così dovremo farlo con le varianti scoperte“. Tuttavia poi specifica che “Non abbiamo certezza che possa sfuggire ai vaccini“. Insomma, la battaglia contro il Covid-19 non è ancora vinta.