Ad oggi i casi di decessi sospetti dopo l’utilizzo del vaccino son 58, un numero piuttosto basso se si considerano i 213 relativi all’utilizzo di Pfizer; tuttavia all’interno dell’analisi pesa in modo considerevole il numero di dosi somministrate. Il vaccino Pfizer infatti è molto più utilizzato rispetto alla controparte statunitense.
I numeri parlano in modo abbastanza chiaro; per quanto riguarda il vaccino Pfizer
l’incidenza di mortalità si attesta su 0,96 casi per ogni 100 mila dosi somministrate. Se invece operiamo lo stesso rapporto per il vaccino Moderna si scopre che l’incidenza sala a 1,99 casi ogni 100 mila pazienti vaccinati. Il dato poi sottolinea anche come AstraZeneca abbia un tasso di mortalità di appena 0,79, stessa percentuale del vaccino Janssen.Dati che sembrano dunque andare contro corrente rispetto la narrazione che i media, negli ultimi giorni, sta esponendo. Stando all’AIFA poi con oltre 32 milioni di dosi di vaccini somministrate, a fronte di circa 300 morti sospette avvenute dopo l’inoculazione del vaccino, soltanto quattro sono i decessi attribuibili agli effetti collaterali dei vaccini; i restanti casi invece sarebbero scollegati se non per una consequenzialità temporale.