In occasione del VivaTech 2021, infatti, il CEO Tim Cook ha rilasciato una lunga intervista in cui ha affrontato temi di particolare attualità, come quello relativo alla sicurezza dell’App Store, ma non solo: tra gli argomenti trattati, infatti, c’è stato anche quello dell’impatto ambientale legato alla produzione, e di quali siano i piani di Cupertino per continuare a ridurlo sul lungo termine. Ecco i dettagli.
La discussa decisione di rimuovere il caricabatterie dalla confezione degli iPhone (e prima ancora degli Apple Watch) presa l’anno scorso è stata giustificata da Apple proprio mettendo l’accento sulla tematica dell’ambiente. Tim Cook ha rimarcato come Apple sia già da tempo un’azienda alimentata al 100% con fonti di energia rinnovabili per quanto concerne i punti vendita, gli uffici, i data center e le strutture di co-locazione.
La sfida, adesso, è estendere questa realtà lungo tutta la catena produttiva, fino al consumatore finale: un obiettivo ambizioso, il cui raggiungimento infatti non è previsto nell’immediato, ma è attualmente fissato per il 2030. In futuro, quindi, gli iPhone saranno realizzati completamente facendo impiego di materiali riciclati. Già attualmente, comunque, il 98% delle terre rare impiegate nella realizzazione degli iPhone 12 è riciclato, così come il 40% dell’alluminio utilizzato per i Mac.
Certo, è naturale che i ritmi del mercato, con l’arrivo di una nuova generazione di melafonini a cadenza annuale di base sia un processo complesso da conciliare con le esigenze dell’ambiente, ma Cook ha affermato che “un ottimo prodotto per l’utente e un ottimo prodotto per il pianeta possono essere la stessa cosa”, e che è proprio il conseguimento di questo equilibrio l’obiettivo cui Apple sta lavorando con una pianificazione attenta ed articolata.