Negli ultimi giorni il dibattito sui vaccini è stato molto ampio in Italia. I recenti casi di effetti collaterali per il siero di AstraZeneca hanno aperto di nuovo uno squarcio nella campagna di immunizzazione contro il Covid. Al netto delle comunicazioni degli organi sanitari competenti, la discussione è purtroppo inquinata anche da alcuni messaggi fasulli legati a WhatsApp.
La chat di messaggistica istantanea, per l’ennesima occasione nell’emergenza Covid, si conferma un vero e proprio boomerang per l’informazione. Proprio su WhatsApp tanti truffatori e malintenzionati – utilizzando gli strumenti dei gruppi e delle catene – stanno facendo circolare notizie non veritiere sulla vaccinazione contro il coronavirus, inviano fake news a raffica anche grazie a chat di gruppo e catene.
Il vero compito dei truffatori di WhatsApp è intercettare la curiosità e l’attenzione del pubblico, per spingere i lettori a cliccare su una serie di collegamenti al testo, come link o form da compilare. Attraverso tali azioni, i malintenzionati riescono ad accedere a dati e informazioni riservate di potenziali sconosciuti.
Per quanto riguarda il rapporto tra WhatsApp e vaccini ribadiamo ancora una volta che le comunicazioni ufficiali della campagna contro il Covid in nessun caso vengono divulgate attraverso la chat. La piattaforma, inoltre, non rappresenta alcun canale per accesso preferenziale alla campagna dei vaccini.
Smentendo un’altra truffa, è bene ribadire che la prenotazione del vaccino non può aver luogo attraverso le conversazioni di WhatsApp, ma solo attraverso le piattaforme o i portali su base regionale.