A più di un anno dall’inizio della pandemia e all’avvio della seconda estate di convivenza con il virus, arriva l’annuncio che molti aspettavano ansiosamente: l’addio alla mascherina. Almeno all’aperto.
Il ministro Speranza aveva infatti commissionato al Comitato Tecnico-Scientifico, che da un anno a questa parte collabora con i Governi nella gestione della pandemia, di offrire un report che contemplasse la possibilità di mettere via la mascherina. E il Cts si è espresso positivamente.
A partire dal prossimo 28 giugno, indica il ministro Speranza in un’ordinanza, sarà possibile sospendere l’obbligo di utilizzo della mascherina all’aperto. Si raccomanda comunque di portarla con sé in quanto resterà necessaria per l’accesso ai luoghi chiusi. E sarà anche importante indossarla in luoghi dove siano in corso assembramenti o non si possa rispettare il distanziamento sociale.
La decisione è stata ben ponderata ed è seguita ad una scrupolosa disamina della situazione epidemiologica attuale. Nulla di questo sarebbe possibile senza la vaccinazione: le dosi somministrate in questi mesi hanno infatti sortito il loro effetto, permettendoci di riacquistare nuovi margini di libertà.
Naturalmente qualora alcune regioni dovessero tornare in zona gialla o arancione per via di un aumento della curva dei contagi l’obbligo di indossare la mascherina tornerebbe in vigore.
Dopo l’abolizione del coprifuoco, un nuovo passo verso un lento ma necessario ritorno alla normalità, una normalità che non sarà certo la stessa del periodo pre-pandemico, ma sarà carica di nuove consapevolezze, tanto dolore per le perdite subite ma (anche per la responsabilità di non rendere le morti di questi mesi vane) una rinnovata attenzione al futuro con uno sguardo globale.