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Vaccini Covid, c’è rischio miocardite: FDA avvisa della possibile infiammazione al cuore

La FDA, la massima autorità americana in ambito farmaceutico, farà aggiungere alle case farmaceutiche un avvertimento circa la possibilità di incorrere in miocarditi e pericarditi con i vaccini Moderna e Pfizer.

Uno dei comitati di sicurezza del CDC (Center for Disease Control and Prevention) ha avvertito circa la “probabile associazione” tra le somministrazioni dei vaccini Pfizer e Moderna e i casi di miocarditi e pericarditi occorsi in alcuni soggetti vaccinati.

Per quanto raro, si tratta di un effetto collaterale da monitorare, soprattutto nei soggetti più giovani – in cui queste infiammazioni cardiache appaiono più frequenti dopo il vaccino. La FDA ha quindi sollecitato le due aziende farmaceutiche ad aggiungere un avviso sui fogli informativi per i sieri Pfizer e Moderna.

 

Miocarditi e pericarditi, il rischio dopo il vaccino è stato confermato dalla FDA

“Sulla base dei dati disponibili, in questa situazione sarebbe giustificato inserire un avvertimento nelle schede informative sia per gli operatori sanitari che per i destinatari del vaccino”, ha affermato nelle scorse ore Doran Fink, vicedirettore della divisione vaccini della FDA.

Tale rischio è legato alla tecnologia impiegata dai vaccini Pfizer e Moderna, ossia quella a mRNA. Le miocarditi sono infiammazioni del muscolo cardiaco, mentre le pericarditi sono infiammazioni della membrana sierosa che riveste il cuore, chiamata appunto pericardio. Il periodo entro cui queste due infiammazioni possono svilupparsi è entro una settimana dalla dose.

Va sottolineato quanto la natura di queste infiammazioni sia transitoria. Se adeguatamente individuate e trattate, si risolvono con rapidità senza compromettere la funzionalità cardiaca. Non sono chiari gli effetti a lungo termine. E’ bene perciò tener presente questa possibilità per far sì che una simile condizione possa essere riconosciuta e curata fin da subito, prima che assuma proporzioni più preoccupanti.

Nonostante questo potenziale rischio, i benefici del vaccino restano comunque enormemente maggiori rispetto alle problematiche ad esso connesse, come in questo caso. Tanto che lo stesso direttore del CDC si è voluto esprimere in questi termini nella comunicazione su questi effetti collaterali: “I fatti sono chiari: questo è un effetto collaterale estremamente raro e solo un numero estremamente ridotto di persone lo sperimenterà dopo la vaccinazione”, hanno affermato il direttore del CDC Rochelle Walensky e l’assistente segretario per la salute Rachel Levine.

Aggiungendo: “Per i giovani che lo fanno, la maggior parte dei casi è lieve e gli individui guariscono spesso da soli o con un trattamento minimo. Inoltre, sappiamo che la miocardite e la pericardite sono molto più comuni se si contrae il COVID-19 e i rischi per il cuore dell’infezione da COVID-19 possono essere più gravi”.

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Pubblicato da
Monica Palmisano