AstraZeneca Continua l’incertezza sul fronte dei vaccini AstraZeneca e sul loro utilizzo. A guidare il dibattito la paura degli effetti collaterali più gravi che in alcuni casi possono portare anche alla morte causata da trombosi. Al centro del discorso l’uso del siero inglese nella fascia di popolazione under 60.

Stando alle indicazioni dei principali organi infatti, ci riferiamo al CTS e all’AIFA, i vaccini come AstraZeneca e Johnson, dovrebbero essere utilizzati solo per le fasce della popolazione più anziane; mentre alle fasce di popolazione, per tutti gli under 60 quindi, l’orientamento è quello di utilizzare i vaccini a mRNA come Pfizer e Moderna.

AstraZeneca: per le secondi dosi consigliata l’eterologa

 

Oltre al problema dei nuovi vaccinati va inoltre affrontato anche quello delle persone che già hanno fatto la prima dose del vaccino con AstraZeneca. Le proposte per risolvere questa problematica sono state diverse, ma ad oggi sembra che stia prevalendo la linea della dose eterologa. Con questo termine si intende l’utilizzo di un vaccino diverso rispetto a quello utilizzato con la prima dose.

Chiunque avesse ricevuto la prima dose di vaccino con AstraZeneca può dunque scegliere se effettuare il richiamo con il siero inglese oppure optare per il Pfizer o per Moderna. Stando ai primi studi al riguardo la vaccinazione eterologa non dovrebbe generare problemi sia per quanto riguarda l’immunizzazione che per quanto riguarda eventuali effetti collaterali. Per avere maggiori sicurezze però si attendono i risultati dei test. Negli ultimi giorni però EMA ha voluto di nuovo ribadire la sicurezza del vaccino AstraZeneca e come i vantaggi della vaccinazione superino i rischi.

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