Il programma cashback sta per giungere ad una iniziale scadenza. Il 30 Giugno infatti si chiuderà la prima fase del programma, con i rimborsi del semestre che saranno evasi già a partire dal mese di Luglio. Sul cashback vi è stata ampia discussione nelle scorse settimane, anche a causa di una pratica non proprio limpida da parte dei partecipanti.
Cashback, così cambia il programma dopo i furbetti del super rimborso
Come noto, il cashback prevede due fasi. La fase diretta del programma garantisce ai partecipanti rimborsi singoli del 10% sui costi di ogni singolo acquisto effettuato con carta di credito o carta di debito. Per accedere al rimborso saranno necessarie almeno 50 operazioni. Il tetto massimo per l’accredito su conto corrente è 300 euro.
La seconda fase del cashback prevede poi un super rimborso di 1500 euro. Questo maxi incentivo è garantito ai primi 100mila italiani che effettueranno il maggior numero di operazioni con moneta digitale e carte
Proprio qui è emersa un’anomalia del programma. Molti furbetti nei mesi iniziali dell’anno hanno accumulato spese utili per scalare la classifica del super cashback. Le spese, spesso di pochi centesimi ed effettuate presso uno stesso rivenditore, erano finalizzate propria alla ricezione dei 1500 euro. Sino alle precedenti settimane, i primi in graduatoria del super rimborso avevano una media di 30 acquisti al giorno.
La tecnica degli acquisti dilazionati emersa dalle analisi dei tecnici ha portato a delle modifiche per lo stesso programma. Ai fini del calcolo della graduatoria del super cashback, non saranno più valutati movimenti di pochi centesimi.