Negli ultimi mesi non si è fatto altro che parlare dei cosiddetti “side effects” dei vaccini, i loro “effetti collaterali”. In realtà la narrazione mediatica che è emersa non rende giustizia alla reale frequenza con cui questi effetti indesiderati si sono presentati. Nell’immaginario collettivo, le condizioni più gravi sono molto più frequenti di quanto non siano nella realtà, e pertanto è bene conoscere gli effetti collaterali per conoscere meglio i vaccini che in questi mesi andremo a ricevere.
Vaccini, cosa devi sapere sugli effetti collaterali di Pfizer, Moderna, Astrazeneca e J&J
Comirnaty di Pfizer/BioNTech
Iniziamo considerando il primo vaccino dall’EMA, il preparato Comirnaty di Pfizer/BioNTech (anche se nessuno lo chiama per nome); presenta un’efficacia del 94,6% a partire da 7 giorni dopo l’avvenuta somministrazione della seconda dose.
Per questo vaccino, gli effetti avversi possono distinguersi in:
- Effetti indesiderati molto comuni: riguardano più di 1 persona su 10 e includono dolore e gonfiore nel sito d’iniezione, spossatezza, stanchezza, mal di testa. Si presentano anche dolori muscolari e articolari, nonché brividi, diarrea, febbre.
- Effetti indesiderati comuni: interessano fino a 1 persona su 10 e consistono in arrossamento nel punto dell’iniezione, nausea e vomito.
- Effetti indesiderati non comuni: riguardano circa una persona su cento e includono ingrossamento dei linfonodi, senso di malessere, dolore agli arti, insonnia, reazioni allergiche (come eruzioni cutanee o prurito), generalizzato o nel sito di iniezione.
- Effetti indesiderati rari, possono interessare una persona su mille e includono asimmetria temporanea di un lato del viso così come reazioni allergiche (orticaria, gonfiore del viso).
A questi si aggiungono le recenti rilevazioni di possibili miocarditi e pericarditi, associate alla tecnologia a mRNA con cui funziona questo vaccino.
I dati riguardanti eventuali reazioni allergiche gravi non sono sufficienti per costituire dati statistici.
mRNA-1273 di Moderna
Il vaccino di Moderna (noto per il nome della casa farmaceutica, come per Pfizer) è stato approvato dall’EMA subito dopo Pfizer. Questo siero ha dimostrato un’efficacia del 93,7% una volta terminato il ciclo vaccinale.
Anche in questo caso gli effetti collaterali possono essere suddivisi in:
- Effetti indesiderati molto comuni: può presentarli una persona su 10 e comprendono gonfiore sotto le ascelle, mal di testa, nausea e vomito, nonché dolori muscolari, articolari e rigidezza; dolore o gonfiore nel sito d’iniezione, sensazione di estrema stanchezza, brividi e febbre.
- Effetti indesiderati comuni: può presentarli massimo 1 persona su 10 e includono eruzione cutanea e arrossamento od orticaria in corrispondenza del sito di iniezione.
- Effetti indesiderati non comuni: riguardano massimo 1 persona su 100, e consistono in prurito nel punto dell’iniezione.
- Effetti indesiderati rari: a massimo 1 persona su 1000 può sopraggiungere paralisi di Bell, ossia una paralisi flaccida facciale monolaterale temporanea, e gonfiore del viso in particolare in chi si è sottoposto in precedenza a iniezioni cosmetiche facciali.
Anche in questo caso, come da comunicato FDA, vanno aggiunti i possibili rischi di sviluppare miocarditi e pericarditi, trattandosi anche in questo caso di un vaccino a tecnologia mRNA.
Si possono verificare reazioni allergiche gravi, ma come prima i dati non sono sufficienti.
Vaxzevria di Astrazeneca
Arriviamo dunque al discusso vaccino della casa anglo-svedese Astrazeneca, che ha ricevuto una revisione lo scorso 20 aprile. Si segnalano i seguenti effetti collaterali:
- Effetti indesiderati molto comuni (più di una persona su dieci): dolorabilità, dolore, calore, prurito o lividi nel punto in cui viene somministrata l’iniezione; sensazione di stanchezza e affaticamento o di malessere generale; brividi o sensazione di febbre; mal di testa; nausea; dolori articolari e muscolari.
- Effetti indesiderati comuni (fino a una persona su dieci): gonfiore o arrossamento nel punto dell’iniezione; febbre sopra i 38°C; malessere con vomito o diarrea; bassi livelli di piastrine nel sangue.
- Effetti indesiderati non comuni (fino una persona su cento): sonnolenza o sensazione di vertigini; diminuzione dell’appetito; ingrossamento dei linfonodi; sudorazione eccessiva, prurito o eruzione cutanea.
- Effetti indesiderati molto rari (fino a una persona su diecimila): coaguli di sangue spesso in siti insoliti come cervello, intestino, fegato o milza, associati a bassi livelli di piastrine nel sangue.
A seguito della revisione, in merito a quest’ultimo punto, l’EMA si è espressa riferendo che “il Comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC) dell’EMA, nella riunione del 7 aprile 2021, ha concluso che i benefici di Vaxzevria nel combattere la minaccia ancora diffusa del COVID-19 (che a sua volta provoca problemi di coagulazione e può essere fatale) continuano a superare il rischio di effetti indesiderati”.
Bisognerà inoltre eseguire ulteriori analisi sui casi di sindrome di Guillain-Barré occorsi ad alcuni soggetti che avevano ricevuto Vaxzevria.
Janssen di Johnson&Johnson
Efficace fino all’85% a 28 giorni dalla somministrazione, anche questo vaccino è stato disposto per le persone di età superiore ai 60 anni. Eccone gli effetti indesiderati:
- Effetti indesiderati molto comuni (più di una persona su dieci): mal di testa, nausea, dolori muscolari, dolore nel sito d’iniezione, sensazione di estrema stanchezza.
- Effetti indesiderati comuni (fino a una persona su dieci): rossore o gonfiore nel punto d’iniezione, brividi, dolori articolari, fino a febbre e tosse.
- Effetti indesiderati non comuni (fino a una persona su cento): eruzione cutanea, debolezza muscolare, dolore alle braccia o alle gambe, sensazione di debolezza; sensazione di malessere generale; si possono presentare starnuti, mal di gola, dolore alla schiena, tremore, sudorazione eccessiva.
- Effetti indesiderati rari (fino a una persona su mille): reazione allergica, inclusa orticaria.
- Effetti indesiderati molto rari (fino a una persona su diecimila): coaguli di sangue in siti insoliti associati a livelli bassi di piastrine nel sangue.
Da aggiungere, dopo la revisione disposta dall’EMA lo scorso 20 aprile, che la casa farmaceutica dovrà eseguire “un ulteriore affinamento dell’avvertenza sulla trombosi (formazione di coaguli di sangue nei vasi) con sindrome da trombocitopenia (piastrine basse), precedentemente elencata nelle informazioni sul prodotto”. Questo vuol dire che a breve le informazioni sugli effetti collaterali del vaccino Janssen saranno completate da “l’avviso che i pazienti a cui è stata diagnosticata trombocitopenia entro tre settimane dalla vaccinazione debbano essere attivamente studiati per i segni di trombosi. Allo stesso modo, i pazienti che si presentano con tromboembolia entro tre settimane dalla vaccinazione devono essere valutati per la trombocitopenia”.