Xiaomi è arrivata ormai ai vertici del mondo mobile, tenendo testa a grandissime aziende come Samsung o OnePlus. E ogni anno ce lo dimostra con un modello destinato alla sperimentazione, alla ricerca, che spinge i limiti in avanti quel tanto che basta a rivendicare la supremazia in determinati settori. Come già abbiamo visto l’anno scorso con Mi10 Ultra, anche quest’anno il suo successore è un concentrato di pura tecnologia, che certamente punta tutto sulla fotocamera, ma che non è da meno in nessun altro settore. Mi11 Ultra supera alcuni confini che fino a ieri erano invalicabili, portando agli utenti uno smartphone estremo sotto tutti i punti di vista, perfino quello dell’utilizzo quotidiano. Ma scopriamo insieme i suoi pregi e i suoi difetti in questa recensione approfondita!
Partiamo subito dalle misure: 164,3mm di lunghezza, 74,6mm di larghezza, 8,38mm di spessore e 234 g il peso. Si tratta di un device dalle dimensioni generose e, da quel che sembra dalle specifiche tecniche anche molto sottile. Eppure quegli 8,38mm non tengono in considerazione il camera bump di Mi11 Ultra, senza dubbio il più grande mai visto sul mercato. E non solo: si sviluppa anche per tutta la larghezza dello smartphone, sfruttando lo spazio a disposizione per fornirci un altro aspetto incredibile di cui parleremo più avanti.
Sotto il profilo dei materiali troviamo un retro realizzato in ceramica (bianco o nero le due colorazioni disponibili): in redazione abbiamo testato la versione bianca che, oltre a raccogliere meno le impronte, ci è sembrata più moderna nel suo aspetto rispetto alla classica ed elegante versione nera. Inoltre, il contrasto con il camera bump nero fornisce un bell’elemento di design sul lato posteriore.
Passiamo invece al peso, che con i suoi 234g non è il massimo da tenere in mano. Si tratta probabilmente di uno dei pochi difetti di questo smartphone (anche se ovviamente non è l’unico a pesare così tanto anche tra i top): non parlo ovviamente dell’utilizzo sporadico, durante il gaming o tanti altri utilizzi più particolari, piuttosto invece dell’utilizzo quotidiano, che a lungo andare comincia a farsi sentire, persino nel mandare un messaggio, fare una chiamata o guardare un film in streaming. Il peso comincerà a farsi sentire dopo pochi minuti diventando a tratti fastidioso. Un lato positivo è invece il fatto che, a dispetto dell’enorme camera bump, il peso è ben bilanciato tra lato superiore e lato inferiore del device, fornendo almeno una buona sensazione di stabilità senza sbilanciamento.
Presente a bordo porta USB Type-C, altoparlante, slot per la doppia sim, microfono, blaster iR, tasto di accensione/spegnimento e bilanciere del volume. Assente invece il jack per le cuffie da 3.5mm. Inoltre, la certificazione IP68 lo protegge dall’acqua, rendendolo a tutti gli effetti impermeabile (testato e perfettamente funzionante).
Sul lato display, il pannello montato da questo modello non smette di stupire nemmeno dopo qualche giorno di utilizzo: DotDisplay AMOLED WQHD+ da 6,81″, con una risoluzione di 3200×1440 pixel (515PPI), con un rapporto di forma di 20:9. A protezione troviamo un Gorilla Glass Victus di ultima generazione che dovrebbe garantire una protezione assoluta: non ci è capitato di testarlo sul campo, meglio evitare. Vi assicuro che dal vivo il display è sorprendente: i colori sono perfettamente calibrati e definiti, vibranti al punto giusto e con una definizione incredibile. Senza dubbio uno dei migliori pannelli mai visti a bordo di uno smartphone. Anche sotto il profilo gaming non delude con una frequenza di aggiornamento al tocco di 480Hz e un refresh rate di 120Hz con tecnologia adattiva da 30fps fino a 120 appunto.
Il lato sorprendente e che permette di riprodurre i colori in maniera incredibile è sicuramente il miliardo di colori supportati dal pannello, a differenza dei pochi milioni della tecnologia precedente, e che, calibrati a dovere, raggiungono un rapporto Delta E≈0,41, per una perfezione nella riproduzione delle tinte ai massimi livelli.
Anche sotto il lato luminosità, Xiaomi ha tirato fuori il pannello attualmente più luminoso al mondo, con un picco di 1700nits all’esterno o in situazioni di luci estrema: la luminosità è perfetta e il display si vede in maniera ottimale in ogni situazione. Questa enorme luminosità permette di usufruire di una modalità HDR 10+ e Dolby Vision perfetta per Netflix o altre piattaforme di streaming.
Ma passiamo al secondo display di questo smartphone: il camera bump che si estende per tutta la larghezza del telefono infatti ospita un display da 1.1″ AMOLED. La sua utilità è relativa alle sole notifiche e al lato fotocamera: negli ultimi tempi sono usciti alcuni software in grado di sfruttarla maggiormente, ma non abbiamo avuto modo di testarli sul campo. Il display secondario supporta il touch e lo swipe, mostrando orario e notifiche e sfruttando la fotocamera posteriore come fotocamera per i selfie.
Infine, lo sblocco con l’impronta digitale sotto al display funziona correttamente fornendo una prestazione solida, anche se non tra le più veloci sul mercato.
Come abbiamo visto, Xiaomi Mi11 Ultra non è solo tra i migliori negli aspetti già analizzati, ma anche sotto il profilo delle prestazioni. A bordo troviamo:
Una scheda tecnica da cui non potremmo pretendere di più. Si tratta dei componenti attualmente più potenti e sviluppati al mondo, per fornire prestazioni estreme in ogni condizione. I 12GB di ram riescono a fornire delle prestazioni eccellenti nel multitasking e la memoria interna disponibile è ultra veloce e di ultima generazione. Presente anche a bordo il modem per il 5G, in grado di supportare moltissime bande (n1/n3/n5/n7/n8/n20/n28/n38/n40/n41/n77/n78/n79). Ma veniamo al processore: lo Snapdragon 888 è il migliore al mondo in termini di prestazioni, ma come abbiamo ben visto su altri device, è particolarmente soggetto a temperature molto elevate e a consumi conseguentemente estremi. Lo stesso lo troviamo su questo device che, nonostante l’ottimo sistema di dissipazione integrato, non riesce a tenere a bada in alcun modo le temperature, che risultano fastidiose non solo (e soprattutto) durante il gaming, ma anche nell’utilizzo quotidiano. Durante l’estate tenerlo in mano risulterà una sfida per la sopravvivenza. Sto parlando di temperature che superano tranquillamente i 55° C e che raggiungono anche i 60°C di picco. Eseguire lo stress test di 3D Mark è risultato impossibile a causa del surriscaldamento del device dopo appena 15-16 minuti per lo stress test normal, e per quello extreme dopo appena 6 minuti. Per il resto le prestazioni nel single benchmark e nei giochi sono ottime se si viene a patti con le temperature elevate, con un framerate stabile e godibile su ogni gioco.
Il software, basato su Android 11 e MIUI 12 (attualmente dovrebbe essere arrivata la MIUI 12.5 con numerosi aggiornamenti e migliorie), è all’altezza del device. Non abbiamo riscontrato particolari bug nell’utilizzo, se non un forte ritardo nell’animazione del pulsante di scatto della fotocamera, che in ogni caso risulta solo nell’animazione e non nello scatto vero e proprio.
Il modulo 5G non presenta particolari problemi per quanto riguarda la ricezione, anche se allo stato attuale non possiamo ancora considerarla una tecnologia in grado di far pendere l’ago della bilancia su un device o un altro. Certamente per alcune categorie di users il 5G può fare molto comodo, ma la stabilità di ricezione e la copertura delle zone non è ancora supportata al 100%.
Questo è forse il punto di maggior forza di questo device, che riesce a sfruttare per la prima volta un sensore da 1/1,12″ all’interno di uno smartphone. Si tratta di una soluzione che porta la fotografia mobile su tutto un altro piano
, riuscendo a migliorare le prestazioni in notturna e in qualità della pasta fotografica delle foto. Certo rispetto a modelli di punta come Samsung S21 Ultra o anche Vivo X3 Pro la differenza non sarà così accentuata, ma comunque percepibile. Sono ben tre le fotocamere poste sul lato posteriore:La fotocamera principale possiede un dettaglio incredibile, in modo particolare grazie alle dimensioni del sensore, che le permette di assorbire più luce in meno tempo ed essere più precisa. Inoltre, questo vantaggio garantisce una gestione più facile dell’HDR e della gestione della fotografia, che risulterà leggermente più “vera”. Ma non ci fermiamo qui, infatti i pixel molto grandi, in associazione ad una apertura di f1.95 riescono a fornire una resa dello sfocato naturale e molto bella da vedere: da una parte questo aspetto avvicina la resa a quella delle reflex, con una pasta sfocata naturale e dall’altra mette più in difficoltà l’utente che avrò a disposizione meno spazio di messa a fuoco per gestire il soggetto. La stabilizzazione della lente funziona alla perfezione e lo stesso vale per la messa a fuoco, gestita in maniera esemplare e molto veloce anche con soggetti lontani in movimento. L’unico piccolo dettaglio che stona in questo contesto è il ritardo dell’animazione di scatto: si tratta di un problema esclusivamente software e legato all’animazione; lo scatto avverrà a tutti gli effetti nel momento della pressione da parte nostra e non quando vediamo l’animazione. In ogni caso dovrebbe essere stato risolto con l’aggiornamento alla MIUI 12.5. Un aspetto insolito è l’angolo di visione di questa fotocamera principale da 50MP: la fa assomigliare più ad un grandangolo che a una vera e propria fotocamera classica, senza pero distorcere e restituendo foto perfette.
La fotocamera ultragrandangolare da 48MP con fov di 128° invece è davvero estrema. L’angolo di visione in questo caso batte tutti: mai prima d’ora abbiamo visto una tale portata. Se questo porta un grande beneficio nella fotografia in ambienti naturali o con soggetti molto lontani, in città o in luoghi con delle linee vicine all’obiettivo avremo una distorsione molto accentuata. Qui il problema non è relativo appunto al FOV, ma più ad una nuova concezione di grandangolo. Se la fotocamera principale possiede dei requisiti tali che la rendono quasi un grandangolo, questa lente invece andrà usata esclusivamente per delle situazioni estreme, e vi assicuro che restituisce delle foto incredibili.
Ma il vero cavallo di battaglia è il tele obiettivo: Zoom digitale 120x, zoom ibrido 10x, zoom ottico 5x e stabilizzazione completano una dotazione davvero fuori dal comune. Lo zoom ottico 5x e quello ibrido 10X hanno una resa che ha dell’incredibile: non sembra affatto di stare usando uno zoom e il soggetto non solo si staglia meglio sullo sfondo, ma ha anche un dettaglio che lascia a bocca aperta. Dalle nostre prove lo zoom è utilizzabile fino al 50X senza una perdita di qualità eccessiva, mentre intorno al 70X si comincia a vedere qualche piccolo artefatto. Ma Mi11 Ultra cerca perfino il dettaglio in questo aspetto, con uno zoom digitale che arriva al 120X: si tratta più di una prova di forza che altro, infatti la gestione di uno zoom così elevato risulta complicata anche con la stabilizzazione e restituisce foto poco definite e usabili.
La selfie camera anteriore da 20MP è probabilmente quella che spicca meno su questa dotazione. Le fotografie risultano un po’ piatte rispetto a quelle vibranti e bellissime delle fotocamere posteriori. Tuttavia qui arriva il colpo da maestro di Xiaomi, che riesce a sfruttare il display posteriore per farci usare le lenti posteriori come selfie camera. Con un po’ di abitudine riusciremo ad avere scatti fantastici anche in queste occasioni sfruttando tutta la potenza e la definizione delle lenti posteriori, la cui differenza con quella anteriore è davvero abissale.
Uno degli aspetti dove il sensore da 1/1,12″ riesce a dare il meglio di sé è senza dubbio quello delle foto in notturna. Qui non solo la qualità del rumore e della grana sono ottimi a confronto con i top del mercato, ma perfino il tempo di scatto è inferiore. Con meno esposizione si riesce a scattare foto perfettamente esposte: di conseguenza non saranno solo più precise con un margine di esposizione maggiore, ma anche più definite dato il tempo di scatto più veloce. Forse ancora un po’ troppo finta la resa delle foto notturne, ma è questione di stile e qualche piccola modifica arriverà con i prossimi aggiornamenti.
Lato video la registrazione arriva fino all’8K 24FPS in HDR e al 4K a 60FPS in HDR 10+. Certo i video sono incredibili, con una resa ottimale in movimento e nel panning e che stupisce in tutti i casi, anche con lo zoom durante la ripresa. L’esposizione e la messa a fuoco sono gestiti in maniera incredibile, anche se qualche aggiustamento software non sarebbe male in questo comparto, soprattutto nel confronto diretto con altri modelli. Perfino lo slow motion è stato portato ad un nuovo livello: 1920 FPS, con una resa quasi priva di artefatti e che invece fino a 400FPS regge alla perfezione, con video che sembrano davvero ripresi con una reflex professionale.
Veniamo a uno dei punti più interessanti e controversi di device di questo tipo. 5000mAh con ricarica rapida a 67W potrebbero sembrare abbastanza, soprattutto per affrontare un’intera giornata di utilizzo. Eppure lo Snapdragon 888, a seconda del nostro utilizzo, potrà stare dalla nostra parte o remarci contro. Sfruttando molto il processore, e conseguentemente alzando le temperature, Mi11 Ultra non riuscirà a superare le 5 ore di schermo acceso e, a seconda delle app lanciate e usate nemmeno a portarci a fine giornata. Usandolo invece in maniera più accurata, stando attenti alle impostazioni e all’utilizzo, si potranno raggiungere le 5 ore e mezza, massimo le 6 ore di schermo acceso, per un risultato tutto sommato buono considerato il target del dispositivo, ma insufficiente se cercate un dispositivo su cui poter contare nel corso della vostra giornata.
Il caricabatterie incluso nella confezione riesce a caricare il dispositivo in circa 35 minuti da 0 a 100%. Ottima la ricarica, anche se non riesce a superare il suo predecessore che si ricaricava completamente in circa 25 minuti.
1399€ per portarsi a casa questo piccolo gioiellino. Ma per chi è davvero questo device? Per tutti gli appassionati di tecnologia che desiderano il meglio sul mercato senza pensare troppo alla comodità o alla durata della batteria; per chi ama scattare fotografie in movimento senza portarsi dietro svariati chili di attrezzatura. Non penso sia troppo adatto a chi lavora e necessita di uno smartphone affidabile dalla durata della batteria ottima e anche agevole da usare diverse ore al giorno. In questo caso il peso e la durata della batteria lo limitano leggermente, eppure Mi11 Ultra rimane un device incredibile che lascia delle sensazioni estremamente positive e che porta la tecnologia del mondo mobile su un nuovo livello.