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Windows 11: ecco tutto quello che c’è da sapere sui tanto discussi TPM

Microsoft nei giorni scorsi ha presentato la sua nuova creatura, Windows 11, il nuovo sistema operativo che raccoglierà la pesantissima eredità della decima versione che ci ha accompagnati per anni ma che ora si appresta al passaggio di consegne definitive.

Ovviamente l’azienda capitanata da Bill Gates ha mostrato anche i requisiti di sistema necessari per far funzionare adeguatamente il sistema, i quali di per se non sono troppo esigenti, solo che hanno fatto storcere il naso a molti utenti, dal momento che necessitano di un processore Intel dall’ottava generazione in su, di uno AMD delle serie Ryzen almeno 2000 e per ultimo, il tanto discusso modulo TPM.

 

Cos’è e come capire se il nostro PC ne è dotato

Il modulo TPM è un particolare dispositivo, hardware o software, che serve per incrementare la sicurezza del dispositivo, non a caso l’acronimo sta per Trusted Platform Module, esso sostanzialmente va a mediare e a crittografare le comunicazioni tra le varie componenti hardware, garantendo l’integrità di un sistema e verificando che esso non sia stato manomesso per puntare magari ad un hacking.

I TPM esistono in due versioni, 1.2 e 2.0, per installare Windows, in base a quanto ha dichiarato Microsoft, è necessaria la versione più avanzata, vediamo insieme come verificare che sia presente sul PC.

Per verificare che il vostro PC abbia il TPM, basterà semplicemente digitare la combinazione tasti Win+R ed eseguire il comando “tpm.msc”, ciò mostrerà a schermo una schermata specifica dove potrete verificare che sia presente il TPM a bordo del PC e soprattutto la sua versione.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve