Una serie di studi effettuati per verificare l’efficacia del vaccino Moderna contro la variante Delta del Covid-19 fanno ben sperare sulla risposta a questa mutazione del virus.
Ad annunciarlo nelle scorse ore proprio il capo esecutivo della casa farmaceutica statunitense Stéphane Bancel, commentando i dati in preprint. Devono quindi essere ancora revisionati, ma risultano incoraggianti: “Rafforzano la nostra convinzione che il vaccino Moderna darebbe protezione contro le nuove varianti del virus”.
Se così fosse, si tratterebbe dell’ennesima conferma dell’efficacia dei sieri vaccinali anche nei confronti delle future mutazioni del SARS-CoV-2. Cosa che al momento potrebbe apparire di poco conto, ma che non lo è affatto soprattutto in prospettiva futura.
I dati raccolti in questo caso specifico (ma non sono gli unici) provengono da un campione
di otto partecipanti, prendendo in esame le loro analisi del sangue effettuate una settimana dopo aver ricevuto la seconda dose di Moderna.Il vaccino mRNA avrebbe quindi stimolato correttamente la risposta immunitaria con la produzione degli anticorpi specifici, atti a combattere l’infezione qualora si fosse presentata.
Riferisce Bancel che il vaccino “ha provocato una risposta anticorpale contro tutte le varianti testate, con risultati migliori di riduzione dell’infezione nei confronti della variante delta, rispetto a quella beta cosiddetta ‘sudafricana’ “.
Si attendono ulteriori studi che possano confermare l’ipotesi nonché si attende la revisione dei dati dello studio in questione, ma a fronte di queste consapevolezze non si può che essere fiduciosi che il vaccino rappresenti l’arma più potente di cui disponiamo per uscire dalla pandemia.