Ieri è entrato effettivamente in funzione il Green Pass europeo, un primo giorno quindi a cui si è prestato attenzione. Ci si aspettava qualche problema, come ormai succede sembra quando si addotta qualcosa di nuova, e infatti anche a questo giro non c’è stata nessuna eccezione. Soprattutto agli aeroporti si sono registrate code e disagi dovuti al controllo dello strumento in questione.
Si parla di tempi dei check-in che a causa dell’introduzione al Green Pass europeo sono aumentati del 500%. Un tempo di attesa medio di 12 minuti a persona, che quindi basta e avanza per la creazione di cose numerose per voli che trasportano anche centinaia di persone. In generale, considerando tutti i controlli sanitari richiesti a causa della pandemia, il tempo in attesa per un volo in questo periodo può arrivare anche a sei ore
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Ovviamente i problemi legati al Green Pass europeo hanno coinvolto tutto il continente e non solo il nostro paese. Uno dei problemi principali è dovuto al fatto che allo stato attuale non tutti i paesi hanno di fatto accettato tale sistema per viaggiare. In sostanza, verso alcune destinazioni c’è bisogno ancora dei vecchi sistemi come un tampone negativo vecchi di massimo qualche giorno. Controllare prima dove si vuole andare e quali controlli prevedono diventa di vitale importanza per risparmiare tempo
Affianco al Green Pass europeo c’è anche il discorso del Pssenger locator form, il quale dovrebbe essere un formulario che solo in Italia è previsto digitale mentre negli altri paesi è solo cartaceo. Questo causa altro tempo da perdere che si va accumulare a tutto il resto.