Ultimamente si parla solo della variante Delta e il motivo non c’è neanche da sottolinearlo. Detto questo, non è l’unico ceppo che le autorità sanitarie nazionali e internazionali stanno tenendo sotto osservazione. Ce ne sono altri classificate come di interesse in quanto potenzialmente pericolose, come la Kappa e la Lambda. Il motivo riguarda le mutazioni della struttura del virus e non tanto per quello che hanno fatto vedere finora.
Per cominciare, la variante Kappa presenta la sigla B.1.617.1 e come si può notare si tratta in realtà di un ceppo che si è evoluto direttamente dalla variante Delta e viene classificata come sottotipo. Proprio per questo motivo l’interesse è molto alto visto che potrebbe diventare un potenziale problema a livello globale. Non è chiaro quanto le mutazioni possano rendere il ceppo più pericoloso di quello originale.
Le mutazioni più importanti della variante Kappa sono la E484Q e la L452R che insieme dovrebbero permettere al virus di evitare le difese immunitarie del nostro organismo, un po’ meglio delle altre varianti visto che tutte hanno meccanismi simili. Al momento la sua presenza nei paesi non è chiara. In India è stata ovviamente indentificata e c’è qualche caso in Italia e da altre parti.
La variante Lambda, al contrario di quella Kappa, si è originata in Sud America, in Perù nello specifico. Su questa le informazioni sono minori, ma le due mutazioni più preoccupanti sono la L452Q e F490S. Detto questo, è più diffusa della precedente almeno a livello di singoli paesi. In Europa è stata identificata nel Regno Unito.