Sono ben 300 i siti oscurati dalla Consob in Italia, e ognuno di questi è accomunato dalla promessa ai consumatori di investire in qualcosa che nella realtà non esiste. Si tratta del falso trading online, che ad oggi ha portato centinaia di famiglie italiane sul lastrico. I siti in questione, in genere, fanno leva sulla scarsa cultura finanziaria dell’Italia per mettere in piedi delle truffe tutt’oggi infallibili.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha spiegato in un video come riconoscere il falso trading online. Da questo è stato possibile dedurre alcuni elementi fondamentali utili al riconoscimento.
Truffe: difendersi dal falso trading online si può, ma come?
Innanzitutto, bisogna diffidare dai siti web che promettono rendimenti fuori mercato. Non vi è esempio migliore di quei portali che inducono gli utenti a credere in rendimenti superiori al 100%. Dunque, come riconoscere una potenziale truffa? Bisogna partire dalla ricezione della proposta di iniziare a fare trading da un call center. Dopodiché è necessario diffidare anche da possibili messaggi recapitati per telefono, mail sconosciute e banner pubblicitari diversamente sobri.
Altro elemento da tenere in conto è il tipo di rapporto che si viene a creare con il finto broker. A differenza infatti dei consulenti utilizzati dalle società legali, il broker del falso trading online opta per la via più furba, ossia instaurare un rapporto personale in modo tale da conquistare la fiducia del cliente, e allo stesso tempo carpirne stile di vita e possibilità di spesa.
Infine bisogna assolutamente diffidare dalla promessa di guadagnare cifre enormi fin dall’inizio. Nella maggior parte dei casi il finto broker mostrerà un conto falso, facendo credere al proprio cliente guadagni esagerati, e portandolo ad investire ancora.