Il vaccino AstraZeneca torna dentro l’occhio del ciclone. Dallo scorso mese di Giugno in Italia il dibattito sui possibili effetti collaterali legati alla somministrazione del farmaco di ordine inglese è più che mai vivo.
Le novità delle ultime settimane per il vaccino di AstraZeneca riguardano anche i nuovi vincoli previsti per la somministrazione. AIFA e CTS hanno previsto le inoculazioni per i soli cittadini over 60 senza malattie pregresse.
AstraZeneca, gli italiani ancora molto scettici sugli effetti collaterali
Il problema per AstraZeneca è sempre legato ad alcuni effetti collaterali gravi, ma tuttavia rarissimi. Nell’immaginario comune sono ancora ben evidenti i casi di trombosi che, in determinate circostanze, hanno anche portato al decesso.
Al netto di questi effetti collaterali, però, il rapporto rischi/benefici di AstraZeneca è ancora una volta positivo, se inscritto nella lotta al Covid. La stessa EMA, agenzia del farmaco europea, ha sottolineato l’efficacia del vaccino proveniente dall’Università di Oxford.
Nonostante le rassicurazioni di EMA gli italiani continuano a non essere certi del vaccino AstraZeneca. I dati sulle somministrazioni di sieri anti Covid in Italia d’altronde sono in lieve ma progressivo rallentamento. Nelle scorse settimane, persone di diverse fasce d’eta hanno rifiutato il farmaco britannico.
Su AstraZeneca è inoltre aperto un ulteriore fronte, quello per gli under 60 che potranno effettuare una seconda dose con i vaccini a mRNA, tra cui Pfizer o Moderna. La cosiddetta somministrazione eterologa è stata accertata come sicura ed efficace anche dalla rivista scientifica The Lancet. Gli studi evidenziano benefici maggiori in termini di copertura contro il virus.