Continua la diffusione delle auto elettriche in tutta Europa, anticipata da ecobonus molto vantaggiosi. In Italia invece, causa i nostri perenni e famosi ritardi, non è anticipata, ma è seguita da formule di sconti volte allo sviluppo del trasporto a emissioni zero. Con luglio però sono arrivati 2 incentivi per i sistemi di ricarica domestica delle auto elettriche. Scopriamoli insieme nei dettagli.
Cari utenti, è finalmente arrivato il momento anche per l’Italia di trasformare le vetture con motore termico in auto elettriche. Ovviamente però è necessario che i servizi disponibili possano supportare questo cambiamento epocale.
Ecco perché, meglio tardi che mai, il Governo si è attivato con 2 ecoincentivi per la realizzazione di un sistema di ricarica domestica per auto elettriche. Vediamo il primo, quello che aiuta economicamente a realizzarne uno.
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di come realizzare un sistema di ricarica domestica per auto elettriche. È necessario acquistare il Wallbox, un dispositivo compatibile con molte auto elettriche attualmente in commercio che trasforma una semplicissima presa di corrente in una stazione di ricarica pratica e di design.
Il Governo ha inaugurato un ventaglio di sconti che vanno dal 50 al 110% sull’acquisto di un Wallbox. La spesa massima rimborsabile è di 3.00 euro e deve essere accompagnata da opere di riqualificazione energetica dell’abitazione stessa.
Una volta acquistato il Wallbox, per godere di un effettivo risparmio sul sistema di ricarica domestica per le auto elettriche, è necessario adeguare la potenza del contatore aumentandola fino a un massimo di 6 Kilowatt per le ore notturne e i giorni festivi.
In questo modo gli utenti, ricaricando le proprio auto elettriche, potranno risparmiare all’anno, sulla bolletta della luce, fino a 200 euro circa. Niente male davvero. Chi ha già acquistato un Wallbox può verificare se rientra tra i modelli compatibili con questo incentivo all’indirizzo dedicato del GSE. Se invece deve ancora essere acquistato ovviamente è bene sceglierlo tra quelli presenti nell’elenco.
Una volta appurato quanto, non bisogna contattare il proprio gestore e fornitore di energia elettrica, ma sarà l’ente governativo a gestire la richiesta per l’aumento di potenza del contatore che dovrà essere compilata alla pagina ufficiale.