Ivory Johnson, fondatore e financial planner del fondo di investimento Delancey Wealth Management, si è detto sicuro che le criptovalute finiranno per “sconvolgere la finanza tradizionale, soprattutto perché danno la possibilità di trasferire il denaro oltre confine con bassi costi, senza ritardi”. Più incognite sul Bitcoin, perché “50 anni è un lungo periodo di tempo e la crypto potrebbe diventare tanto la prossima valuta di riserva mondiale quanto la prossima AOL (ex internet provider statunitense, ndr), che rese ricche molte persone prima di essere scalzata da una tecnologia migliore
”.Prospettive importanti anche da parte di Frederick Kaufman, autore del bestseller “The Money Plot: A History of Currency’s Power to Enchant, Control and Manipulate”. Per Kaufman, decisamente prima del 2071, “il dollaro avrà molto più in comune con le criptovalute che non con l’oro o l’argento, quindi non c’è dubbio sulla longevità degli algoritmi criptati come riserva di valore o mezzo di scambio. Il denaro, in fondo, è una forma di crittografia. E’ stato così dall’inizio, e mentre le nostre vite convergono sempre più verso l’universo digitale, la spinta ad investire nei token non farà altro che aumentare”.