La variante Delta, sbarcata prima in Gran Bretagna, sta ora spaventando l’Europa intera. E il rischio di una nuova ondata inizia a farsi sentire forte e chiaro, vista la maggiore virulenza di questa mutazione rispetto alle altre già diffusesi in passato (come la variante Alpha, precedentemente denominata inglese).
D’altra parte, l’eventuale nuova ondata di Covid (qualora colpisse anche l’Italia) non avrebbe sicuramente le stesse caratteristiche di quelle passate: a proteggerci c’è il numero crescente di vaccinati. I vaccini che si stanno somministrando in Europa infatti – parliamo di Astrazeneca, Pfizer e Moderna per il momento – si stanno dimostrando efficaci nel ridurre la possibilità di infezione da SARS-CoV-2 e anche la sintomatologia degli infetti.
Uno studio pubblicato a fine maggio sulla prestigiosa rivista The Lancet ha analizzato i dati epidemiologici della popolazione scozzese, considerando l’intera popolazione vaccinata. Lo studio ha rivelato che la maggior parte delle infezioni da variante Delta interessava la popolazione giovane. La ricerca ha portato a dire che “Both the Oxford–AstraZeneca and Pfizer–BioNTech COVID-19 vaccines were effective in reducing the risk of SARS-CoV-2 infection and COVID-19 hospitalisation in people with the Delta VOC”, ossia che entrambi i vaccini Astrazeneca e Pfizer si sono dimostrati efficaci
nel ridurre il rischio di contrarre l’infezione e l’eventuale ospedalizzazione a causa di sintomi gravi.Nonostante i vaccini si siano dimostrati meno potenti verso la variante Delta rispetto a quella Alpha, la loro efficacia è indiscutibile. Pertanto la scelta migliore per prevenire l’infezione è vaccinarsi il prima possibile.
Lo studio ha inoltre rilevato una discreta efficacia nel ridurre il rischio di infezione già con la somministrazione di una sola dose. L’immunità sale dopo 15 giorni dall’aver effettuato la seconda dose.
Per chi invece non ha ancora possibilità di vaccinarsi o sta attendendo il proprio turno, i consigli sono i medesimi che si offrono da inizio pandemia: evitare occasioni di assembramento, utilizzare i dispositivi di protezione come mascherina e gel igienizzante anche all’aperto (pur essendo ora consentito circolare senza mascherina) e tenersi lontani dai contatti a rischio.