Chi non conosce Audacity? Prima o poi tutti quanti noi ne abbiamo avuto a che fare senza però la consapevolezza che al suo interno si potesse nascondere un temibile spyware, emerso solo di recente a seguito di alcune importanti indagini di cui vogliamo parlarvi. Ecco che cosa è stato scoperto dopo l’analisi di Fosspost in merito all’utilizzo non proprio coscienzioso dei dati personali degli utilizzatori.
Audacity è uno spyware: non usatelo per registrare i vostri audio
Il software di editing audio free ed open source più famoso del web commette un madornale errore nei confronti dei suoi milioni di utenti in tutto il mondo. Una nuova inchiesta sulla sicurezza egli utenti Desktop ha posto in evidenza le nefandezze della nuova policy per la quale vale il principio: “tu registri, noi condividiamo le registrazioni con terze parti ed autorità di Legge“.
Letta in altri termini, la frase precedente assume la connotazione di un virus informatico che tutti quanti noi conosciamo come spyware. Fra i dati personali catalogati dalle società interessate rientrano il modello di processore in uso, il sistema operativo e la sua versione nonché informazioni strettamente confidenziali come Indirizzo IP della connessione, eventuali arresti anomali, codici di errore BSOD e messaggi generati dal PC.
Oltremodo preoccupante, invece, risulta la nuova sezione di raccolta dati relativa alle controversie con le autorità e le richieste pervenute da queste ultime su cui l’azienda non approfondisce ulteriormente. I dati, mantenuti sui server USA, Russia e Spazio Economico Europeo vengono immagazzinati e sottoposti ad hashing per un anno. Le nuove politiche interne, tra l’altro, impediscono l’uso del sistema ai minori di 13 anni, il che viola i termini della licenza GPL.