La risposta definitiva in merito alle conseguenze sui bambini nati dai sopravvissuti di Chernobyl c’è. Grazie a un recente studio pubblicato su Science, i ricercatori hanno potuto dire qualcosa di più in merito. Dopo 35 anni dal disastro di Chernobyl ecco cosa sappiamo sulle mutazioni.
Ci sono voluti 35 anni di attenta osservazione e approfonditi studi per arrivare a dare una risposta quasi definitiva in merito alle possibili conseguenze dei nati dai sopravvissuti al disastro nucleare di Chernobyl.
L’idea iniziale era quella che l’esposizione alle radiazioni di Chernobyl, soprattutto dei “liquidatori”, avesse potuto innescare gravi mutazioni dannose ai loro figli nati successivamente. Qual è stato l’esito di questa ricerca pubblicata sulla nota rivista scientifica Science?
In pratica non ci sono prove sul fatto che le persone esposte alle radiazioni di Chernobyl abbiano trasmesso mutazioni ai propri figli. In questo modo possiamo scongiurare il fatto che le generazioni future potranno avere problemi di salute causati dal disastro nucleare.
Lo ha spiegato molto bene Stephen Chanock, direttore della Divisione di epidemiologia e genetica dei tumori del National Cancer Institute: “Se c’è una mutazione dannosa, si tratterà di un evento raro. Non significa che non possa accadere, ma non la consideriamo una questione di emergenza sanitaria pubblica. Riteniamo che i risultati siano rassicuranti“.
Tale risultato tranquillizza tutti rispetto al pensiero che si aveva prima di questo studio in merito alle conseguenze di Chernobyl. “I rischi sono sostanzialmente inferiori rispetto a quanto si riteneva fino a oggi“, ha affermato Robert Ullrich, vicedirettore della Radiation Effects Research Foundation.
Nonostante queste informazioni abbastanza rassicuranti, dal fronte Chernobyl non arrivano notizie rincuoranti. Infatti il rischio di un secondo disastro nucleare è molto alto.
Sembra infatti che ci sia una stanza sotterranea e isolata con cemento, dove è in forte aumento il numero di neutroni. Ora gli esperti stanno monitorando costantemente la situazione alla disperata di ricerca di trovare un modo per estinguerli.