Ciò a cui si attribuisce maggiormente la responsabilità di questo andamento negativo è legato al giro di vite che è stato imposto dalla Cina nei confronti delle operazioni che riguardano il mining. Infatti, diverse regioni del Paese hanno imposto uno stop totale o delle limitazioni per problemi legati al consumo eccessivo di energia elettrica.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando, si vanno ad aggiungere anche le restrizioni che in Europa hanno interessato principalmente Binance, l’exchange primario per entità dei capitali mossi. La piattaforma rimane in maniera indiscussa in cima alla classifica, ma comunque con un -56% segnato a giugno. Quindi, nel complesso, si tratta di 668 miliardi di dollari complessivi.
Andare a formulare delle previsioni di medio o lungo termine per quanto concerne l’andamento di Bitcoin è comunque difficile e cambia poco se si parla di andamento del prezzo o attività. Per quanto riguarda entrambe le prospettive, c’è chi è molto ottimista: questo è il caso di Bloomberg Intelligence che pensa che nella seconda metà dell’anno ci sarà un trimestre di grande crescita.