Le segnalazioni giunte dalla città di Arezzo hanno allarmato (e non poco) i Carabinieri del posto, i quali hanno poi deciso di scrivere una lista delle cose da fare e non in caso di truffa alle porte, destinata soprattutto agli anziani (categoria maggiormente colpita).
Nello specifico, la località in cui si sta superando il normale numero di truffe è Lecco, nei comuni di Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Lierna. Qui le truffe prendono appunto di mira gli anziani e si nascondono dietro falsi carabinieri, avvocati e/o dipendenti di enti che forniscono servizi di pubblica utilità quali luce, acqua, gas, telefono.
Le vittime in questione, già dai primi di Luglio, hanno ricevuto chiamate da truffatori che, riferendo di arresti/denunce o incidenti stradali di parenti stretti, hanno poi richiesto dei soldi per evitare ulteriori e più gravi conseguenze.
Al che sono intervenuti i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco, invitando nuovamente la cittadinanza, in particolare le fasce più deboli della popolazione, a: “diffidare da chi vuole entrare in casa qualificandosi come carabiniere, avvocato o dipendente di enti pubblici che forniscono servizi di pubblica utilità. Gli appartenenti alle forze di polizia si presentano presso le abitazioni private indossando di norma le uniformi e mai richiedono denaro in contante o gioielli e preziosi”.
Inoltre i Carabinieri sottolineano: “Impedite, nei casi sospetti, l’accesso in casa alle persone di cui non è nota l’identità, chiamando il 112 o la stazione dei Carabinieri, oppure richiedendo la presenza di qualche vicino o familiare”. E concludono: “In occasioni di chiamate telefoniche, spesso i truffatori non interrompono la chiamata per cui le vittime, dopo aver riagganciato e composto un altro numero, interloquiscono nuovamente con i malfattori”.