La vicenda che ha riguardato proprio durante la giornata di martedì un volo partito dall’aeroporto di Malpensa, avrebbe dell’incredibile. Un Boeing, più precisamente il 777-300ER della compagnia Emirates, sarebbe infatti stato costretto al rientro con un atterraggio di emergenza presso il celebre scalo milanese.
La manovra di emergenza sarebbe riuscita solo 90 minuti dopo il decollo, con l’aereo che vi è stato costretto a causa di una violenta tempesta di grandine che definire inusuale sarebbe dir poco. Chicchi grossi come palle da tennis hanno infatti colpito la fusoliera del velivolo a tal punto da danneggiarla in più punti e fracassando addirittura i vetri. Secondo quanto riportato non si registrerebbero feriti nell’incidente avvenuto, con il personale di bordo che sarebbe stato in grado di mantenere la calma tra i presenti sul volo.
Boeing senza pace: una grandinata da apocalisse distrugge l’aereo costretto all’atterraggio d’emergenza
Il volo era diretto a New York, posizione che sarebbe stata raggiunta dopo otto ore di volo. Tutto è cambiato quando è sopraggiunto il forte temporale che insieme ad alcune raffiche di vento ha portato anche una violenta grandinata.
La forte tempesta che in quel momento stava prendendo di mira la zona di Varese ha costretto dunque il Boeing ad invertire la rotta. Ci sono voluti però circa 90 minuti e diverse manovre con anche un tentativo fallito prima di riuscire a portare in salvo l’equipaggio e i passeggeri. Il tempo impiegato per riuscire a completare la manovra di atterraggio di emergenza è stato necessario anche a consumare parte del carburante, dal momento che il peso massimo consentito per l’atterraggio risultava ancora troppo elevato.