Tra un giorno ci sarebbero potuto essere un cambio di colore in alcune regioni italiane a causa di nuovi casi di Covid-19 giornalieri in crescita. Detto questo, non vuol dire che il rischio si è azzerato e infatti si parla già di un cambio di colore per la settimana ancora dopo quindi il 26 luglio. La colpa è della circolazione della variante Delta e delle poche limitazioni ancora in piedi.
Come in precedenza, sono cinque le regioni a rischio del cambio di colore per la variante Delta. Si tratta di Sardegna, Sicilia, Veneto, Lazio e Campania. Il rischio si basa sostanzialmente sul numero di contagi ogni 100.000 abitanti. Il limite è di 50, ma c’è chi discute su questo parametro il quale aveva un’importanza precisa nelle scorse ondate. In questa nuova ondata, a causa dei vaccini, si dovrebbe prendere come riferimento altro.
Attualmente le regioni in questione hanno in realtà numeri ancora lontani, perlomeno tre su cinque. Quelle messe peggio sono le isole visto che Sardegna e Sicilia hanno un’incidenza di 33,2 e 31,8 mentre Veneto, Lazio e Campania hanno rispettivamente 26,7, 24 e 21,7. Detto questo, i numeri delle ospedalizzazioni sono un’altra cosa.
Grazie ai vaccini, nonostante il numero di contagi i casi gravi sono molto meno. Nelle ondate in precedenza 50 casi ogni 100.000 abitanti corrispondevano a un certo numero di persone in ospedale. Attualmente con i vaccini questo numero dovrebbe corrispondere a una soglia più bassa di persone ricoverate. In sostanza, con gli ospedali in grado di lavorare senza pressione gestire la pandemia risulta più semplice, ma spetterà al Comitato Tecnico Scientifico e al governo decidere come procedere.