È passata una settimana dalla finale, vinta, di Euro 2020 e si può di fatto già iniziare a tirare le prime somme per quanto riguarda gli eventuali contagi dovuti alla partita in sé e ai festeggiamenti successivi. La rapidità di contagio della variante Delta così come della sua incubazione permette di capire in meno tempo cosa sta succedendo.
In Italia, al momento per ora, la situazione più grave si è registrata a Roma dove è stato trovato un vero e proprio focolaio con 91 casi di Covid-19 confermati. L’età media di questi contagi è di 21 e solo una frazione solo riconducibili a contagi secondari avvenuti tra parenti e o amici in seconda sede. A Ostia invece è stato trovato un secondo focolaio, ma da 16 contagi.
Per l’Inghilterra, e in generale il Regno Unito, è difficile quantificare l’effetto di Euro 2020 sui contagi. Di fatto il paese stava registrando numeri record di nuovi casi di Covid-19 tanto che nel giorno della finale ne erano già stati registrati più di 30.000. A distanza di una settimana sono oltre 50.000 quelli giornalieri. La situazione sempre essere fuori controllo, ma il fatto che il sistema sanitario non sia sotto assedio permette il piano di riapertura.
In sostanza, Euro 2020 ha di fatto avuto un impatto e non solo sul nostro paese e in Inghilterra, ma un po’ ovunque. Difficile dare la colpa solo a questa competizione, ma si può tranquillamente dire che ha facilitato la trasmissione della variante Delta in tutto il continente, uno scenario che non si vuole replicare con le Olimpiadi.