Confindustria infatti ha inviato una lettera al Ministero per lo Sviluppo Economico e al Ministro Giancarlo Giorgetti; la richiesta contenuta nella missiva era quella di un rinvio dell’inizio dei lavori di transizione. A motivazione di questa richiesta le difficoltà che molte aziende hanno riscontrato a causa della pandemia. La richiesta non ha ancora ricevuto risposta ma un rinvio potrebbe essere un grosso danno per gli utenti che già ad oggi in mote zone lamentano una scarsa qualità del servizio.
Come riportato anche dal sito ufficiale
il DVBT2: “È lo standard di ultima generazione per le trasmissioni sulla piattaforma digitale terrestre del consorzio europeo DVB. Il Passaggio al nuovo standard consentirà un miglioramento della qualità visiva e dell’alta definizione e il rilascio delle frequenze in banda 694-790 MHz, la cosiddetta “banda 700”, per i servizi mobili 5G“.Il sito continua poi: “In Italia il cambio di tecnologia avverrà in due step: il primo a settembre 2021 e il secondo a giugno 2022. Da tali date non sarà più possibile la ricezione delle trasmissioni televisive se non con apparecchi di nuova generazione, oppure, se acquistati prima del 2017, resi idonei alla ricezione da apposito decoder“. Insomma una transizione che dovrebbe giovare a tutti gli utenti del digitale terrestre offrendo un servizio decisamente migliore di quello visto fino ad oggi.