Continua la guerra dei cieli a chi riesce a piazzare più hub alle compagnie aeree. Anche questa volta è amara la sconfitta per Boeing, battuta inesorabilmente da Airbus che ha consegnato il doppio degli aerei nel 2021. Ricordiamo che durante il 2020 l’azienda francese triplicò i risultati di quella statunitense. Scopriamo insieme qual è la strategia, “violenta”, che ha portato Airbus a questi successi. A dircelo è stato proprio Guillaume Faury, amministratore delegato del colosso francese.
In June 2021, 73 orders were added to our books, incl. the biggest (70 #A321neo) #A320neo Family order since January 2020 – thanks @united.
Congrats to those airlines who received 77 jets, we’re proud to see them bringing more efficiency for our customers.https://t.co/Dq6k5tdNRX pic.twitter.com/w2Gu3CGvnv— Airbus (@Airbus) July 8, 2021
Airbus batte Boeing grazie alla sua strategia di vendita
Si tratta di una vera e propria strategia quella che Airbus, da alcuni anni a questa parte, ha messo in campo per non perdere quota soprattutto nel mercato della vendita di aerei di linea.
A differenza di Boeing, dal momento in cui la crisi dovuta al Covid-19 ha impattato con il settore dell’aviazione e del trasporto passeggeri, Airbus ha adottato una politica molto dura e intransigente verso i suoi clienti.
Airbus infatti, al contrario di Boeing, secondo quanto dichiarato da Faury, ha obbligato i suoi clienti ha onorare i patti contrattuali con lei stipulati. In pratica, le compagnie aeree, anche quelle sull’orlo di una crisi finanziaria, hanno dovuto ritirare gli aerei ordinati come da contratto.
Non è quindi un mistero che Airbus abbia raggiunto risultati tali da non aver percepito quasi minimamente il crollo economico del settore. Una scelta controcorrente rispetto alle posizioni commerciali, molto più elastiche, adottate dai concorrenti.
Teniamo anche presente che Boeing, fino a non molto tempo fa, ha dovuto affrontare il caso dei suoi 737 Max. I difetti che questi apparecchi avevano e gli incidenti con il conseguente blocco dei voli per il modello in questione non hanno certo agevolato il suo mercato.
Un’arma a doppio taglio
L’attuale strategia, con le conseguenti politiche di vendita di Faury, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per Airbus. È vero che al momento, avendo controllato “aereo per aereo, compagnia per compagnia, cliente per cliente, per verificare quale fosse l’arretrato e quale fosse il loro contratto con Airbus“, i risultati si sono portati a casa, ma è altrettanto certo che un tale atteggiamento potrebbe aver incrinato i rapporti con i clienti.
Intanto Dave Calhoun, CEO di Boeing, in merito alla vicenda ha dichiarato: “Il motivo per cui Airbus può negoziare con il pugno di ferro è proprio perché non c’è concorrenza. Non posso colmare il divario di produzione che abbiamo creato. In un periodo di tempo più lungo, torneremo dove ci spetta“.
Chissà se arriverà il momento della rivincita per il colosso statunitense che sta puntando tutto sul nuovissimo Boeing 737 Max 10. Questo modello potrebbe dare un sonoro colpo di coda alla crisi economica del settore riportando l’azienda, se non ai fasti di un tempo, almeno più vicina ai risultati della concorrente Airbus.