Diversi trader esperti considerano quota 30.000 dollari come un supporto chiave che, nel caso in cui fosse bucato, potrebbe essere un segnale di ulteriori perdite per quanto riguarda tutto il mercato delle criptovalute e questa cosa si va a riversare inevitabilmente anche sul mercato azionario
.Vijay Ayyar, capo dell’Asia Pacific dell’exchange di criptovalute Luno, ha avuto da dire la sua a riguardo: “Dovremo formare un’altra base prima di riprendere un’altra tendenza rialzista. Oscilleremo tra 20.000 e 40.000 dollari per il resto dell’anno”.
Jehan Chu, fondatore della società di trading incentrata sulla criptovaluta Kenetic Capital, ha affermato con certezza le seguenti parole: “Tutti i segnali sono rossi poiché il Bitcoin continua a essere appesantito dal divieto definitivo di criptovalute della Cina e dal peggioramento delle condizioni macroeconomiche a causa di un’ondata di varianti Covid”. A metà aprile c’è stato il massimo storico di 65mila dollari, ma sembra che sia ormai una data ormai lontana, essendo che il prezzo del Bitcoin è calato di oltre il 50%. In più, la stretta sul mining arrivata dalla Cina non ha per niente aiutato.