La messa in pausa del programma cashback ha scatenato una serie di reazioni nel mondo politico. Parte della maggioranza dell’attuale governo si è schierata in netta opposizione alla scelta di eliminare il sistema per i rimborsi per i pagamenti con carta di credito o di debito.
Cashback, pausa della misura e destino dei rimborsi
Lo scorso 30 Giugno, con un apposito Decreto il Governo Draghi ha previsto lo stop del programma. Nella seconda parte dell’anno, quindi, gli italiani non potranno più ricevere un rimborso del 10% sulle spese quotidiane con moneta virtuale.
La messa in pausa del cashback è quindi operativa dal 1 Luglio. Allo stato attuale, come si evince anche dall’app Io, la misura è programmata per la prima parte del prossimo 2022, nel semestre tra Gennaio e Giugno. Non ci sono però certezze sotto questo punto di vista. Molti guardano allo stop del 2021 come al preludio per la cancellazione definitiva del programma nel nuovo anno.
La discussione politica sul tema è ancora molto forte. Ad opporsi alla cancellazione del cashback vi sono i partiti dell’ex maggioranza Conte che guardano nel programma di rimborsi un’ottima soluzione per l’evasione fiscale e per la ripresa dei consumi nel periodo post pandemico.
La domanda a cui gli italiani cercano di rispondere ora è: quale destino è previsto per i rimborsi già programmati nella prima parte dell’anno? I risarcimenti dovuti ai partecipanti del cashback non sono in pericolo L’accredito da parte dell’Agenzia delle Entrate per le somme accumulate tra 1 Gennaio e 30 Luglio partirà nelle prossime settimane.