Sono serviti a qualcosa tutti questi lockdown? Che reazione hanno e quanto durano gli anticorpi in chi ha contratto il Covid-19? Con quanta probabilità ci si infetta nello stesso nucleo familiare? Forse queste sono le 3 principali domande sul Covid-19 che tutti si sono fatti e delle quali nessuno ha mai ricevuto risposta. Fortunatamente solo fino ad oggi perché, grazie allo studio di Vo’, un gruppo di ricercatori ha trovato tutte le spiegazioni.
È stato intitolato SARS-CoV-2 antibody dynamics and transmission from community-wide serological testing in the Italian municipality of Vo’, lo studio pubblicato su Nature Communication. A realizzarlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova in collaborazione con l’Imperial College di Londra. Questa ricerca ha dato risposta a diverse domande sul Covid-19. Ciò grazie allo screening sierologico della popolazione di Vo’ famosa per aver fatto parte di uno dei primi lockdown.
Ed è proprio di questi che molti si sono sempre chiesti se sono serviti e serviranno a qualcosa. Tutte le restrizione messe in campo hanno fermato la diffusione del Covid-19? A rispondere è proprio questo studio che ammette: “Stimiamo che a Vo’ l’epidemia sia stata soppressa
grazie all’isolamento dei casi infetti e ad un breve lockdown, mentre il tracciamento dei contatti ha avuto un effetto limitato sull’epidemia“.
La ricerca prosegue chiarendo anche il comportamento degli anticorpi in chi ha contratto il Covid-19: “I livelli anticorpali variano, anche marcatamente, in base all’antigene e al test usato. Questo significa che ci vuole cautela nel comparare stime di sieroprevalenza ottenute in diverse parti del mondo, con test diversi, e in tempi diversi. Inoltre, dimostra chiaramente come i modelli matematici siano uno strumento utile per ricostruire una visione coerente dell’evoluzione di un’epidemia e quantificare l’impatto dei vari interventi implementati“.
Infine ecco una delucidazione anche sulla probabilità di contagio all’interno del nucleo familiare: “Le nostre stime suggeriscono che ci sia una probabilità di circa 1 su 4 che un infetto di SARS-CoV-2 passi l’infezione ad un familiare“.
In conclusione, è sempre più necessario e fondamentale che tutti decidano di procedere con il vaccino anti Covid-19 completando così il ciclo delle due dosi. Il dubbio rimane in merito alla necessità di inoculare il vaccino ai bambini, ma anche a questo la scienza ha dato risposta.