La componente dalla maggiore importanza all’interno di uno smartphone è senza alcun dubbio la sua batteria, essa è infatti necessaria al funzionamento del device, che altrimenti diventerebbe solo un oggetto di arredamento al pari di un fermacarte.
Le batterie però, a differenza dei cellulari, non hanno visto la stessa e radicale evoluzione, esse infatti sono sempre le stesse basate sugli ioni di Litio e sono dunque suscettibili di numerosi tipi di insulti: chimici, fisici ed elettrici, cosa che le rende davvero facili di danneggiare.
Come se non bastasse a contribuire al loro danneggiamento può esserci anche l’atteggiamento del proprietario che, senza dedicare un’adeguata attenzione, può contribuire pesantemente nel danneggiare la cella energetica.
I segnali che la batteria è andata
I segnali indicatori di una batteria in via di morte prematura sono vari, ecco i più comuni:
- Spegnimenti improvvisi: una batteria malfunzionante non sempre è in grado di offrire l’energia adeguata.
- Surriscaldamenti: se le celle della batteria sono danneggiate, tenderà a surriscaldarsi, soprattutto durante la carica.
- Carica lentissima: anche la carica ne risentirà, diventando decisamente più lenta del normale.
- Autonomia ridotta drasticamente: ovviamente una batteria in via di morte prematura non funzionerà bene come appena uscita di fabbrica.
- Rigonfiamento: segnale principe, una batteria gonfia va rimossa e allontanata immediatamente, potrebbe esplodere
- Cali di autonomia improvvisi: passare dal 50% al 10% improvvisamente nell’autonomia può essere un ulteriore segnale d’allarme.
Questi sono i segnali principali di un batteria che ormai vi sta per abbandonare, fate attenzione e procedete alla sostituzione con smaltimento entro i tempi corretti.