Dopo un passato di altissimo livello, da poco tempo a questa parte OnePlus ha deciso di addentrarsi anche nella fascia media del mercato, una tra le più difficili e complicate da gestire non solo a livello di componentistica, ma anche di prezzo. Lo abbiamo visto con OnePlus Nord l’anno scorso, che a 399€ ha rappresentato un buon device per diversi mesi, così come con il recentissimo OnePlus Nord CE 5G, senza dubbio meno riuscito rispetto al fratello maggiore. La fascia di prezzo è sempre quella dei 3-400€, ma questa volta OnePlus ha voluto rischiare con un nuovo processore (non Snapdragon) e con un prezzo che in relazione alle caratteristiche sembra davvero azzeccato. Ma scopriamo meglio in questa recensione approfondita!
Se penso a OnePlus mi viene in mente la cura per il dettaglio dei suoi dispositivi top di gamma, ma soprattutto la fluidità che contraddistingue il brand grazie alla OxygenOS. In questo caso Nord 2 non delude le aspettative, con un device oggettivamente molto bello, curato e a cui soprattutto non manca decisamente nulla. 158.9 mm di altezza, 73.2 mm di larghezza, per un peso di appena 189g: con uno spessore di appena 8.2mm OnePlus Nord 2 si configura come un telefono compatto al punto giusto, sottile e dal peso congruo in relazione alla gestione dei pesi e dei materiali. Sul posteriore un pannello in vetro bellissimo da vedere nasconde una colorazione pastello piena e viva: poco vivace certo, ma in grado di ispirare eleganza e calma da ogni angolo. La finitura quasi metallizzata del modulo delle fotocamere crea un forte contrasto con il retro così pastello, per un design davvero niente male.
Perfetti i tasti di accensione e spegnimento, il bilanciere del volume, solidi alla pressione e con una finitura perfetta; ma finalmente troviamo l’accessorio che non poteva mancare (e che mancava sul modello CE 2021): il selettore della modalità della suoneria, con una finitura zigrinata di alto livello e un feeling allo slide tipico dei migliori smartphone top di gamma. I bordi sono realizzati con una cornice con finitura lucida in plastica, ma la fattura è buona e le sensazioni sono in ogni caso premium tenendolo in mano.
Il lato del display, messo a confronto con tutto il resto, è il lato più sacrificato. Detta così sembra quasi un difetto, ma in realtà la differenza è molto più sottile. Il dispositivo si trova ad un così buono livello, che un display ottimo si traduce in un punto “debole”. Messo a confronto con la concorrenza invece OnePlus Nord 2 eccelle anche sotto questo aspetto, con un display compatto da 6.43″, una risoluzione di 2400 x 1080 pixel con rapporto 20:9 e un refresh rate di 90Hz. Non male la dotazione tecnica, che supporta anche lo spazio colore sRGB e P3 con un pannello con tecnologia Fluid Amoled, che non sfigura nemmeno a confronto con il pannello 2k di OnePlus 7t Pro di due anni fa. L’unico dettaglio che vediamo mancare è sicuramente quello del supporto alla tecnologia HDR, presente sui vari top di gamma, ma che all’atto pratico poco cambia, se non sotto il sole diretto e in dei colori leggermente meno vividi (ma solo se messo a confronto con device dal doppio del prezzo). Nell’utilizzo i colori sono vivaci, rispecchiano molto una profondità di colore naturale, senza particolari gradazioni, e una risoluzione FHD che per queste dimensioni basta e avanza anche per gli usi più estremi. Forse un refresh rate da 120hz lo avrebbe reso un display eccezionale per questa fascia di prezzo, ma ripeto, si tratta di un display più che ottimo sotto ogni aspetto e perfettamente godibile sia per il gaming che per la visione di contenuti. Il touch è responsivo alla perfezione, non sembra esserci un ritardo tra la pressione e l’input del comando anche se OnePlus non indica effettivamente la frequenza di aggiornamento al tocco molto cara ai gamer più appassionati.
A protezione del display troviamo un Gorilla Glass 5 di ottima qualità e una pellicola preapplicata per i graffi più superficiali che fa il suo sporco lavoro. Sotto al display invece il sensore per lo sblocco con l’impronta digitale è posizionato nella parte centrale inferiore: è comodo da usare e da raggiungere e la sua precisione nel riconoscimento raggiunge i 100 sblocchi su 100 prove consecutive e nell’uso quotidiano non è mai capitato di dover ripetere il riconoscimento. A velocità siamo nella media: la fluidità nello sblocco aiuta nella sensazione di velocità, ma senza dubbio non è tra i più veloci (come ad esempio Realme GT).
Sotto questo profilo OnePlus ha osato moltissimo, dirigendo il proprio interesse verso un processore Mediatek, snobbato da molti utenti e produttori, e forse a torto. Perché in realtà Snapdragon è sempre sulla bocca di tutti, ovviamente grazie alla qualità e alla diffusione dei suoi prodotti, ma non è la sola a produrre Chipset ben riusciti. La versione del Mediatek Dimensity 1200 AI è stata appositamente realizzata per OnePlus nella sua versione AI, per aiutare il telefono nella gestione della fotocamera e dei colori dello schermo. Per fare un paragone diretto ci troviamo di fronte un processore che attacca direttamente lo Snapdragon 870. In questo caso questo è il processore top di gamma di Mediatek, che non intende andare a compromettere la posizione dello Snapdragon 888, anche se poi alla fine lo fa eccome. Non tanto sotto il profilo delle prestazioni, che come già ho detto, sia avvicinano alla parità con Snapdragon 870, ma per le temperature. La stabilità di sistema e negli stress test che riesce a garantire Dimensity 1200AI supera senza dubbio l’888 per temperature e usabilità. Per la prestazione singola vince ancora l’888, ma con gli ultimi telefoni provati che montavano questo chipset (vedi Realme GT, Mi Ultra 11, RedMagic 6R), abbiamo sempre fatto fatica a concludere gli stress test senza un surriscaldamento del device, con temperature che in ogni caso superavano subito i 50°, con picchi perfino oltre i 60°. Il pregio di questo Mediatek è quindi quello di fornire delle prestazioni adeguate ai principali giochi presenti sul mercato, a tutte le azioni quotidiane di cui si può avere bisogno, ma con temperature limitate ai 44-45° dopo un stress test di 40 minuti (in game si raggiungono gli eccellenti 35-36° durante l’estate romana) e un taglio di frequenze che penalizza poco se non per niente il processore e la gpu.
Inoltre, la versione in prova presenta una dotazione di ram pari a 12GB, ma sarà presente anche una versione a 6/8Gb a seconda del mercato con tecnologia LPDDR4X. Anche i tagli di memoria da 128 e 256GB con tecnologia UFS 3.1 si avvicinano più alla fascia alta del mercato che a quella effettiva di appartenenza. Promosso quindi sotto questo aspetto, con una dotazione di tutto rispetto ottima sia per il gaming che poi per l’utilizzo quotidiano. A supportare tuto questo hardware ci sono Android 11 e la OxygenOS 11.3, che rendono il sistema fluido e piacevole da usare, con tutto lo stile, la personalizzazione e la sicurezza che OnePlus ha sempre garantito. Le applicazioni rimangono in memoria correttamente per la gestione del multitasking e l’apertura è perfetta in ogni circostanza (basti pensare che un device con OnePlus 7t Pro, Snapdragon 855+, esce distrutto dal confronto diretto). Garantiti in ogni caso due aggiornamenti Android (fino ad Android 13) e 3 anni di aggiornamenti di sicurezza.
Sul fronte della batteria arrivano delle novità belle da commentare e da usare di persona. Prima di tutto partiamo dalla ricarica rapida Warp a 65W che, grazie alla batteria a doppia cella, riesce a ricaricare il dispositivo da 0 a 100% in meno di 30 minuti (27-28 minuti dai nostri test). Senza dubbio eccellente la ricarica, che avviene molto velocemente senza neanche scaldare eccessivamente il dispositivo. Ma guardando alla durata cosa troviamo? Nell’utilizzo quotidiano la gestione della batteria è ottima con i suoi 4500mAh, sia in gaming (con un 6-7% per mezz’ora reale di gioco con COD Mobile) che con la visione di contenuti (circa il 4% per 30 minuti di streaming reale Disney + con audio al 50% dagli speaker). Sono arrivato sempre fino a sera con il 20-25% di batteria con utilizzo medio-intensivo, ma per i più esigenti potrebbe non essere abbastanza per supportare una giornata full lavorativa da mattina a sera. A livello di schermo acceso si superano con tranquillità le 5 ore di schermo con uso intensivo e prolungato nel tempo, per arrivare alle 7 ore con un uso più moderato senza gaming.
Lascio per ultimo il fronte fotocamere proprio perché qui vince facile rispetto alla concorrenza nella stessa categoria. Sul lato posteriore il modulo incorpora 3 diverse fotocamere: la principale da 50MP, la ultrawide da 8MP e il sensore monocromatico da 2MP (compreso anche il led dual flash); sul lato anteriore invece presente una fotocamera da 32MP inclusa nel pinhole in alto a sinistra sullo schermo.
Difficile mettere in dubbio la qualità del sensore principale, ripreso proprio da OnePlus 9. La qualità è eccellente di giorno, con un livello di dettaglio pazzesco, una resa dello sfocato ottima e una gestione di luce e ombre incredibile grazie all’AI e alla funzione HDR. Manca una fotocamera macro dedicata, ma con una distanza minima di messa a fuoco di circa 8-10cm Nord 2 riesce a restituire foto e dettagli di piccoli elementi davvero belli e piacevoli. Ma dove spicca maggiormente questa lente è nella resa notturna: 3-4 secondi bastano e avanzano alla fotocamera per restituire foto perfette, dalle luci perfettamente bilanciate, con pochissimo rumore e senza flare o difetti di scatto. Le foto parlano da sole e nella galleria ne troverete diverse fatte di notte, con una resa naturale davvero ammirevole, soprattutto in relazione alla categoria di appartenenza di questo dispositivo, che non è quella top di gamma. In più e presente una stabilizzazione ottica che aiuta molto di notte e con la ripresa video, che affronteremo tra pochissimo.
La fotocamera Ultrawide è più sacrificata, ma riesce comunque a restituire buone foto, anche se profondamente diverse dal punto di vista della tonalità colore e della resa da quella principale. Un aspetto che probabilmente dovrà essere migliorato con futuri aggiornamenti, per avvicinare almeno le due lenti sulla stessa tonalità colore. Come dicevo buona la resa, con un’ampiezza di scatto molto ampia e delle foto che distorcono poco anche con soggetti molto vicini. Infine, la fotocamera anteriore si comporta molto bene anche in situazioni difficili, con luci ed ombre molto accentuate, restituendo foto perfettamente bilanciate ed enfatizzando correttamente i volti delle persone inquadrate con una buona sfocatura dello sfondo, perfino in situazioni di poca luce.
Sul fronte video la registrazione può avvenire in 4K a 30FPS o a 1080 a 60FPS. La resa migliore, inutile dirlo, è quella a 60FPS, soprattutto nelle situazioni di panning in cui si muove molto il telefono. Ma è proprio in questo frangente che la stabilizzazione ottica riesce a fare miracoli: perfino con una camminata su terreno sconnesso (come potete vedere dai sample nella recensione video) la ripresa è stata perfettamente stabile, con una resa gimbal quasi perfetta. I video aggiustano velocemente l’esposizione e la messa a fuoco senza particolari disagi e la qualità è tutto sommato davvero molto buona.
Questa volta OnePlus ha azzeccato la propria mossa, presentando sul mercato uno dei device più interessanti del 2021 sotto tutti gli aspetti, bilanciato alla perfezione e dal prezzo estremamente interessante. 399€ per la versione 8/128GB e 499€ per la versione 12/256GB: il mio consiglio è quello di prediligere la versione da 399€ a meno che non abbiate davvero bisogno di 256GB di memoria interna. La differenza prestazionale in termini di ram è minima e 8Gb saranno più che sufficienti per la maggior parte degli usi.
Un paragone che mi viene subito in mente è quello con Realme GT, che abbiamo definito Flagship Killer 2021: rimaniamo della nostra idea, perché Realme Gt è a tutti gli effetti un top di gamma dal prezzo davvero ridotto, ma OnePlus Nord 2 fa così bene che riesce a incrinare leggermente questa posizione. Dipende tutto da quello che fate con lo smartphone, ma per un uso orientato alla fotocamera, durata batteria e design OnePlus trova difficilmente avversari all’altezza. In quanto a potenza bruta SD888 ancora vince, ma lo fa al prezzo di temperature davvero elevate nel tempo. Insomma, consigliamo l’acquisto del Nord 2 5G, che per completezza potrebbe senza dubbio rappresentare uno dei device più interessanti del 2021.