La variante Delta è un problema per la maggior parte di Europa e di molti altri paesi del mondo. Il problema principale di quest’ultima è il fatto che riesce a contagiare con molta più facilità le persone e inoltre riesce anche a superare le difese fornite dai vaccini Covid, anche in quelli che hanno ricevuto due dosi e quindi sono alla fine del ciclo di immunizzazione.
Un contagio da variante Delta non è esattamente uguale ai contagi registrati nelle scorse ondate da Covid-19. I sintomi più comuni nei contagiati sono diversi e sono diversi anche proprio in quelle persone che hanno ricevuto le dosi dei vaccini; nello specifico è diverso anche tra una e due dosi. In generale sono stati visti più di 200 sintomi, ma ce ne sono cinque più comuni per i tre gruppi in questione.
Il sintomo più comune della variante Delta per i non vaccinati è il mal di testa, in realtà quello che si presenta nella maggior parte dei casi anche negli altri due gruppi. A seguire c’è il naso che cola, il mal di gola, febbre e tosse persistente. A ben guardare sono tutti sintomi confondibili per altre malattie, come l’influenza, ma si tratta di una stagione anomala per poter essere la suddetta.
Come detto, per i vaccinati la variante Delta rimane una possibilità di contagio. I più comuni per chi ha ricevuto una dose sono mal di testa, naso che cola, mal di gola, starnuti e tosse persistente. In sostanza il discorso è diverso. Per chi ha ricevuto due dosi invece si parla di nuovo di mal di testa, naso che cola, starnuti, mal di gola e perdita dell’olfatto, un sintomo molto più comune all’inizio della pandemia.