Il tribunale di Milano all’esito dell’azione ordinaria promossa da Movimento Consumatore, ha inibito a WindTre l’adozione, l’uso e gli effetti nei contratti di telefonia fissa di clausole che prevedono rinnovi e pagamenti su base temporale di 28 giorni o 8 settimane, confermando così il provvedimento cautelare pronunciato nel giugno 2018.
Paolo Fiorio e Corrado Pinna, legali di Movimento Consumatori, hanno osservato la sentenza del Tribunale di Milano. Scopriamo insieme le loro parole.
Ecco le parole di Paolo Fiorio e Corrado Pinna: “Sono ancora una volta confermate l’illegittimità e la scorrettezza della fatturazione basata sul mese lunare anziché su quello solare, con due importanti novità. La prima è che i giudici, accogliendo integralmente la tesi di Movimento Consumatori, hanno stabilito che l’adozione e l’uso di tale periodicità ha leso e lede i diritti e gli interessi collettivi dei consumatori, non solo con riferimento ai contratti sottoscritti tra il giugno 2017 e l’aprile 2018
“.Alessandro Mostaccio, segretario generale Movimento Consumatori, ha commentato: “Siamo soddisfatti del risultato ottenuto che premia gli sforzi profusi negli ultimi quattro anni dalla nostra associazione e dall’Agcom per opporsi a una pratica commerciale scorretta, ingannevole, contraria alla diligenza professionale e idonea a falsare il comportamento economico dei consumatori. Ora, vigileremo affinché Wind adempia a tutti gli obblighi informativi prescritti e soprattutto affinché attivi una procedura per accogliere le richieste di restituzione dei corrispettivi di telefonia fissa versati da tutti i consumatori coinvolti“.
L’operatore dovrà informare i consumatori interessati ma soprattutto accogliere, entro 30 giorni dalla ricezione delle richieste, le domande di restituzione dei corrispettivi di telefonia fissa versati dai consumatori in applicazione delle clausole o pattuizioni contrattuali illegittime.