I militari americani, tramite radar da portaerei o da piloti di aerei in volo, dal 2004 al 2019 sono riusciti ad individuare ben 144 oggetti non identificati. Dunque, il Pentagono, pur non avendo conferme, «non esclude la possibilità che gli oggetti siano extraterrestri». In ognuno di questi «mancano informazioni sufficienti nel nostro set di dati per attribuire gli incidenti a spiegazioni specifiche».
Ciononostante è possibile che siano «essere tecnologie di un’altra nazione come la Cina o la Russia. Altri potrebbero essere fenomeni atmosferici naturali come i cristalli di ghiaccio che potrebbero essere registrati sui sistemi radar, mentre il rapporto ha anche suggerito che alcuni potrebbero essere attribuibili a sviluppi e programmi classificati di entità statunitensi».
Sembra che «i dati in nostro possesso sono largamente insufficienti per determinare la natura» di questi oggetti misteriosi. In 21 dei casi «sembra che ci si trovi di fronte a una propulsione avanzata, o a qualche tecnologia avanzata» sconosciute agli Stati Uniti. Gli oggetti si muovono senza mezzi di propulsione identificabili, o con accelerazioni così rapide da essere al di là delle possibilità note di altre nazioni.
Insomma, neppure il Pentagono sa cosa fare e cosa pensare. Nessuno è a conoscenza di cosa siano. Quel che si percepisce è la presenza di oggetti in grado di interagire con la nostra realtà: volano, accelerano, salgono e scendono a velocità e con traiettorie che i mezzi a nostra disposizione non sono in grado di replicare. «Non ci sono prove per confermare l’origine aliena di questi fenomeni ma nemmeno per negarla». L’unica cosa certa è che gli extraterrestri esistono, ora basta solo capirli.