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Cartelle Esattoriali: ecco come evitarle grazie alla normativa vigente

Quando si fa riferimento alle cartelle esattoriali si parla di debiti non pagati che gravano sulle condizioni economiche di un individuo, una famiglia intera o un’impresa. In questo momento pero’ sta accadendo a causa di fattori esterni (Covid 19) tutte le pratiche in essere sono state prorogate a data da definire, lasciando respirare chi fino ad oggi era rimasto con una situazione economica negativa.

Grazie a dei recenti decreti quindi, sono state prorogate le date per la scadenza dei pagamenti delle cartelle esattoriali, ma ci sono stati soggetti che hanno deciso di approfittare della situazione per chiedere un stralcio del debito, cercando di risolvere la questione nel miglior modo possibile. La richiesta di un saldo e stralcio non e’ conveniente solo per chi e’ indebitato: anche il Fisco può cosi interessarsi ad aspetti più importanti impegnando le risorse in altri ambiti.

Come avere saldo e stralcio fino a 5000 euro

Secondo quanto recita l’articolo 4 del decreto Sostegni

infatti, e’ previsto il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate e degli istituti di riscossione appartenenti alle singole regioni di competenza.

Ma non tutte le cartelle esattoriali sono comprese all’interno di questo decreto, saranno infatti accettate solo quelle che vanno dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, e dovranno avere un importo residuo di 5000 euro. Questa procedura al momento risulta essere automatica per tutti quelli che si trovano in questa situazione economica.

Per tutti i cittadini o soggetti economici infatti sara’ prevista una valutazione automatica da parte del Fisco che comunicherà a fine analisi il responso sulla situazione economica aggiornata. Una volta completata, le persone idonee riceveranno una comunicazione ufficiale a casa con tutti i dettagli in merito alla procedura.

Per sapere se i tuoi debiti fanno parte di questa categoria, sappi che valgono solo quelli di  natura contributiva, inizialmente superiori a 5000 euro e successivamente sottoposti ad un provvedimento di sgravio fiscale.

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Pubblicato da
Simone Paciocco